Ancora in calo le presenze di turisti in Tunisia. Secondo statistiche rese pubbliche martedì scorso a Tunisi, nel corso dei primi cinque mesi del 2003 hanno visitato il paese 1,531 milioni di turisti, con un calo di circa il 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il turismo rappresenta per la Tunisia una delle principali fonti di valuta straniera e nel turismo il paese ha investito negli ultimi anni ingenti risorse ed energie. La prima grande flessione nei flussi si ebbe dopo l’attentato alle torri gemelle a New York nel settembre 2001. A bloccare una lenta ripresa ci fu poi un altro attentato, sempre di matrice islamica, alla sinagoga dell’isola di Djerba nell’aprile 2002. La guerra in Iraq, e le paure di ripercussioni sul mondo arabo, è stata l’ultimo colpo per il turismo tunisino con una flessione in arrivi culminata a marzo con un meno 13,3%, secondo il bilancio pubblicato oggi. La caduta più significativa, con un meno 43,2%, riguarda i turisti tedeschi, che tutto l’anno, tradizionalmente, vengono in Tunisia a cercare mare e sole. Gli europei sono da sempre i principali acquirenti di vacanze in Tunisia, ora a loro si stanno progressivamente sostituendo flussi da altri paesi, dell’est europeo e del Maghreb, la Libia in primo luogo e l’Algeria. E’ chiaro però che si tratta di un turismo meno ‘ricco’ e che porta introiti in valuta estera di gran lunga meno interessanti.
