martedì, 14 Maggio 2024

Turismo, le richieste del settore al Governo

Tra i punti principali, incentivi fiscali e istituzione di un organo politico

Ridurre l’Iva a livelli europei, agevolare l’ammodernamento delle strutture ricettive, coordinare iniziative promozionali per l’Italia nella sua interezza e una politica nazionale per il turismo affidata ad un organo centrale a livello governativo. Sono molteplici le richieste del comparto turistico al nuovo Governo, che ancora deve essere formato. Dopo il presidente di Federturismo, Costanzo Jannotti Pecci, che ha chiesto tra le altre cose la riduzione dell’Iva e la defiscalizzazione pro quota degli oneri sociali per le imprese che destagionalizzano, sono arrivate le proposte di Federalberghi-Confturismo, che attraverso il presidente Bernabo’ Bocca, ha chiesto “un forte momento di coordinamento nazionale” che, se non potra’ essere il ministero del Turismo, sia almeno il piu’ possibile simile ad esso. Bocca, in particolare, e’ favorevole all’idea di un sottosegretario alla presidenza del Consiglio o a un ministero che accorpi Cultura e Turismo. Ipotesi, quest’ultima, presa in considerazione anche dal presidente di Astoi, Giuseppe Boscoscuro, che pero’ osserva che in questo caso vi e’ il rischio che uno dei due settori finisca per essere penalizzato nella spartizione delle risorse. Per Boscoscuro, fondamentale e’ la creazione di “un vero coordinamento” nella promozione turistica dell’Italia nel suo insieme e un miglioramento delle strutture ricettive, “ferme a 20-30 anni fa e inadeguate a reggere la concorrenza estera”. In questo senso, sono necessari quindi finanziamenti e incentivi fiscali mirati. Anche la Fiavet concorda sulla necessita’ di una riduzione dell’Iva per le agenzie di viaggi, ai livelli di Francia, Spagna e Grecia, per garantire all’Italia condizioni di concorrenza piu’ eque sul mercato europeo.

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