sabato, 4 Maggio 2024

Turismo on line: Stanca, il Portale italiano è insostituibile

Lo stanziamento è di 25 Mln e non danneggerà gli agenti di viaggio

”Il portale nazionale del turismo non e’ contro gli operatori del settore ma, anzi, e’ un supporto ed uno strumento ormai insostituibile”. Cosi’ Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, ha replicato al presidente della Fiavet, Antonio Tozzi, preoccupato per le conseguenze dell’iniziativa digitale del Governo in campo turistico. ”Se il presidente della Fiavet aveva tutte le preoccupazioni sul Portale nazionale del turismo che ha espresso, avrebbe potuto invitarmi ad un confronto, invito che avrei accolto con
piacere e dargli precise e corrette informazioni sull’iniziativa avviata dal Governo”, ha detto Stanca, sottolineando, poi, che ”lo stanziamento e’ di 25 milioni e non di 140 milioni di euro. Uno stanziamento necessario per co-finanziare le Regioni nella creazione di contenuti digitali da mettere in Rete per la loro attrattivita’ sulla scena turistica mondiale, dove altrimenti si
presentano frammentate”. Il ministro ha inoltre ribadito che ”questo progetto
digitale non e’ assolutamente contro chi opera nel settore del turismo, ma e’ a favore e a supporto del turismo e nasce da una considerazione che, penso e spero, il presidente della Fiavet conosca: nella Rete mondiale di gran lunga l’attivita’ piu’ importante in termini di valore, con una incidenza di oltre il
30%, e’ quella dei viaggi e del turismo. Insomma, gia’ esiste nel mondo un uso molto largo di queste tecnologie digitali per sostenere la domanda di viaggi e di turismo. Anzi, le nuove tecnologie si stanno rivelando di grande aiuto per gli stessi agenti di viaggio, i quali sono i primi a rivolgersi alla Rete
per servire meglio i propri clienti”. Stanca, dopo aver ribadito di essere ”sempre disponibile ad un dialogo che non sia improntato a posizioni preconcette o demagogiche contro l’innovazione e il cambiamento”, ha concluso
precisando che ”tra i tanti fattori che sono alla base della crisi del turismo italiano c’e’ pure il troppo limitato uso dell’innovazione tecnologica anche nel comparto turistico”.

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