”La domanda turistica ecologica su scala nazionale per il 31% riguarda gli agriturismi; per il 16%
il turismo sportivo; per il 15% i parchi naturali; per l’ 11% salute e benessere, avventura e archeologia; per il 5% il trekking. Chi ha questa sensibilità è un turista di classe medio-alta con capacita’ di spesa. Su questi mercati, l’ Italia è debole”. Lo studio l’ ha fornito il prof.Attilio Gardini
dell’ Universita’ di Bologna al convegno sul ‘Turismo verde’ che ha si e’ tenuto a Rimini nel’ ambito del Sia, Salone dell’attrezzatura alberghiera. “Le imprese alberghiere hanno capito che la tutela
ambientale non è solo un onere, ma racchiude dei vantaggi – ha assicurato Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi – Gli imprenditori hanno già avviato ‘pratiche ambientali’, scoprendo vantaggi in termini d’ immagine e quindi di competitività, di riduzione dei costi e aumento di fiducia da parte degli investitori e degli amministratori”.
