lunedì, 6 Maggio 2024

Ue, Bruxelles punta su “compagnie comunitarie”

Oggi la commissione europea esamina il documento della commissario ai Trasporti De Palacio

Bruxelles prova a fare la voce grossa per mettere ordine nel trasporto aereo europeo. “Le intese internazionali delle compagnie europee sono competenza di Bruxelles, e prima o poi si arriverà alla nascita delle compagnie comunitarie”. La commissario europeo ai trasporti, Loyola De Palacio, procede spedita per la sua strada e rivendica nei confronti dei 15 Paesi Ue il diritto di negoziare con gli Stati Uniti e gli altri Paesi terzi gli accordi esteri dei vettori europei. In un documento che la Commissione europea dovrebbe approvare oggi De Palacio riprende con forza quanto ha già chiesto ai Paesi dell’ Unione nel novembre scorso. In quell’ occasione, la Corte europea di giustizia emise una sentenza storica che pose la parola fine agli accordi bilaterali sottoscritti con gli Usa da otto Stati comunitari (Germania, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Belgio, Finlandia, Lussemburgo, Austria). Quello che è in gioco per Bruxelles è in altre parole ”la creazione di un’ area di aviazione aperta con gli Stati Uniti”, e cioè una vasta area di gestione del traffico aereo tra le due sponde dell’ Atlantico. Secondo il documento, bisogna inoltre ”evitare il rischio che i Paesi membri intraprendano tentativi – spesso divergenti e destinati all’ insuccesso – di negoziare” direttamente tali accordi. Oggi le intese dei vettori europei in giro per il mondo sono addirittura più di mille: Bruxelles chiede pertanto una sorta di ‘mandato-quadro’ proprio per poter negoziare – e modificare – con i Paesi terzi le regole dopo la sentenza della Corte di Lussemburgo che ha fatto decadere gli accordi ‘cieli aperti’. Anche in virtù di questa decisione, un’ altra delle ”priorità principali” di Bruxelles è ora quella di ”ottenere il riconoscimento delle ‘compagnie comunitarie’ da parte dei Paesi terzi”. Già a novembre scorso De Palacio aveva sottolineato che prima o poi nel vecchio continente si arriverà a ”compagnie di bandiera europee, molto al di là di quella che è la realtà attuale dei vettori nazionali”. Ed è proprio quello delle ‘compagnie comunitarie’ il concetto nuovo che emerge dal documento: ”esse rappresentano – spiega una fonte di Bruxelles – un concreto passo in avanti rispetto alle compagnie di bandiera, in un’ Europa dove non solo
vige il mercato unico del trasporto aereo, ma anche di fronte alla realtà di un mercato in cui la concorrenza è ormai a livello mondiale”. In altre parole, le compagnie nazionali dovranno considerare i vettori degli altri Paesi alla stregua di una impresa del proprio Paese, e cioè con gli stessi identici doveri e – soprattutto – diritti. Un passo necessario verso l’armonizzazione del trasporto aereo, che potrebbe anche estirpare la piaga delle micro-macro compagnie che nascono e muoiono con estrema facilità.

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