sabato, 18 Maggio 2024

Ue: Ferrovie, in arrivo la carta europea dei diritti

Sarà più facile conoscere le tariffe più basse, i posti disponibili e gli orari più convenienti

E’ pronta la prima versione della ”Carta del passeggero europeo sui servizi ferroviari”, in cui le Ferrovie europee promettono di fornire più informazioni, sicurezza, puntualità e semplicità nelle procedure di rimborso. La carta è stata redatta dagli esponenti della Comunità europea delle ferrovie (Cer), basata a Bruxelles, in collaborazione con l’Unione internazionale delle ferrovie di Parigi (Uic) e con la Commissione internazionale dei trasporti di Berna (Cit). Tra i servizi che si vogliono attivare per i passeggeri europei c’è la possibilità di conoscere le tariffe più basse, la disponibilità di posti e gli orari più convenienti. I biglietti ferroviari internazionali, inoltre, si potranno comprare su internet, per telefono e attraverso una serie di
agenti accreditati. La piattaforma europea delle ferrovie ha fatto anche il punto sulla qualità del trasporto merci. ”Tra Francia e Italia penso fermamente che ci vogliano infrastrutture aggiuntive”, ha affermato Johannes Ludewig, il direttore esecutivo della Cer. Ludewig ha precisato che ”bisogna prendere in considerazione l’entità dei volumi di scambio tra i paesi dell’Ue” per poter stabilire il livello di priorità degli interventi. Il Cer ha anche elaborato uno studio su tre corridoi europei per il trasporto di merci su rotaie, in cui sono stati messi in luce i problemi strutturali più urgenti. I tre corridoi esaminati vanno dalla Germania alla penisola iberica, dalla Spagna all’Ucraina (passando per l’ Italia settentrionale) e dall’area del Benelux all’Italia (via Lussemburgo). Il prossimo passo consisterà nell’implementazione di questi piani d’azione
da parte di tutte le parti coinvolte: governi, compagnie ferroviarie e manager responsabili delle infrastrutture. ”Nei prossimi incontri discuteremo più in dettaglio come finanziare i progetti strutturali”, ha annunciato Ludewig. ”Credo che il punto più problematico per la Commissione sia quello di convincere i governi nazionali di cambiare le loro priorità, in particolare nei paesi dell’Est – ha spiegato il direttore della Cer – dove la Commissione cerca di assicurarsi, quando eroga i finanziamenti, che venga data eguale importanza ai progetti ferroviari e a quelli stradali”.

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