martedì, 7 Maggio 2024

Ue, presto più diritti per chi viaggia in treno

Mega risarcimenti in caso di ritardi, cancellazioni o bagagli persi

Manca ancora qualche anno, ma nel futuro i passeggeri dei treni che subiranno ritardi eccessivi, o cancellazioni, avranno diritto ad un rimborso, un pò come accade attualmente per chi prende un aereo. Il rafforzamento nei diritti dei passeggeri nel trasporto dei treni internazionale figura nel ‘terzo pacchetto ferroviario’ che la Commissione Ue intende approvare la prossima settimana, e che punta in sostanza ad un’apertura alla concorrenza a partire dal 2010 proprio nel settore dei passeggeri. Il progetto è molto complesso, visto che oltre a due regolamenti – quello sui diritti dei passeggeri e uno sulla qualità dei servizi nel trasporto merci – è composto anche da due direttive, sulla liberalizzazione del trasporto passeggeri e sulle patenti dei macchinisti.
In merito alla difesa dei diritti di chi prende il treno, la bozza del progetto presenta un’articolata serie di proposte, soprattutto sul fronte dei rimborsi: e cioè, da 1.300 a 1.800 euro nel caso di perdita del bagaglio, e di un massimo di 1.900 euro per i problemi che il passeggero subisce di fronte
ad un ritardo considerevole (superiore ad un’ora), per esempio nel caso di una coincidenza mancata, o per la cancellazione del viaggio. In caso di incidenti, l’obiettivo è stabilire un indennizzo massimo di 220 mila euro nel caso di ferite o di morte. ”La protezione dei diritti dei
passeggeri rappresenta, assieme alla puntualità e alla
sicurezza’, un dato essenziale nella scelta del treno quale
forma di trasporto”, sottolineano gli esperti della Commissione Ue, ricordando inoltre come ”in molti Stati dell’Ue proprio un approccio attivo da parte dell’impresa a favore di tali diritti è stato fondamentale per rafforzare l’immagine delle ferrovie”. ”I tratti internazionali rappresentano circa il 10% del giro d’affari complessivo – pari a 2,4 miliardi di euro – del trasporto dei passeggeri nell’Ue”, segnala il progetto, che indica inoltre come ”alcuni tipi di servizi internazionali, quali i viaggi notturni, stanno soffrendo una vera e propria emorragia, come indica la cancellazione di alcune tratte, quali la Milano-Bruxelles o la Vienna-Amsterdam”. In futuro, si punta comunque ad ”un raddoppiamento delle interconnessioni (dagli attuali 2.600 km a 6 mila km nel 2010), fatto che – precisa il documento – dovrebbe aprire nuovi e importanti mercati”. Quello del trasporto ferroviario dei passeggeri è d’altra
parte un settore ”non omogeneo, e cioé frammentato”, aggiunge il documento di Bruxelles, che ricorda come ”su 6 miliardi di passeggeri trasportati ogni anno nell’Ue (a 25 stati membri), la grande maggioranza è rappresentata dalle tratte urbane, extra-urbane e regionali”. Bruxelles ricorda inoltre come ”la formazione dei 200 macchinisti che lavorano nell’Ue sia’ un fattore chiave per assicurare la sicurezza del settore”. Per quel che riguarda infine il trasporto merci, il progetto per la liberalizzazione è già previsto per il 2006, conclude il documento, nel quale si segnalano infine alcuni dati relativi a questo settore, dove la puntualità è definita ”inaccettabile” (52% dei treni in ritardo nel 2002) e in cui la velocità media rilevata è pari a 17 km/ora.

News Correlate