domenica, 21 Luglio 2024

Ue, procedura di infrazione contro Italia

Riguarda lo scorretto recepimento delle norme sui servizi negli aeroporti

Al via la seconda fase della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia per quanto riguarda il libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti. La Commissione Ue ha annunciato anche di aver deciso di inviare all’Italia un “parere motivato”. La procedura riguarda lo scorretto recepimento nel diritto italiano delle norme comunitarie in materia di libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti. L’Unione europea, infatti, ricorda di aver “gradualmente liberalizzato il mercato dei servizi di assistenza a terra, come l’accettazione dei passeggeri, la movimentazione bagagli e il rifornimento di carburante dell’aeromobile negli aeroporti, per mezzo di una direttiva adottata nel 1996”. In base ad essa, gli stati membri possono adottare “misure destinate a tutelare i diritti dei lavoratori” e gli stati stessi non possono ostacolarne l’applicazione. Inoltre, una sentenza del 2004 della Corte europea ha stabilito che il requisito imposto dall’Italia, secondo il quale “i nuovi soggetti sul mercato sono tenuti ad assumere il personale del precedente gestore in misura proporzionale alla parte di stabilimento ‘trasferita’ ai nuovi entranti, costituisce un disincentivo all’accesso al mercato”. Il requisito, secondo la giustizia europea, “ha anche l’effetto di limitare i benefici della direttiva, come la riduzione dei prezzi e la migliorata qualita’ del servizio”. L’Italia, secondo la Commissione, “non si e’ ancora pienamente conformata a questa sentenza della Corte”.

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