sabato, 27 Aprile 2024

Ue, Strasburgo dice no alla trasmissione dati

Chiesta alla Commissione la sospensione delle nuove misure Usa anti-terrorismo

L’Europarlamento ha chiesto ieri a Strasburgo alla Commissione Ue di ottenere dagli Usa la ”sospensione” delle nuove misure anti-terrorismo, in vigore dal 5 marzo, che richiedono la trasmissione da parte delle compagnie aeree europee dei dati personali in loro possesso sui passeggeri in volo verso il territorio americano. In una risoluzione approvata a larga maggioranza, con 414 voti a favore, 44 contrari e 4 astensioni, gli eurodeputati hanno ”espresso disappunto” nei confronti della Commissione, perché ”in qualità di custode dei trattati e del diritto comunitari non si e’ assunta le proprie responsabilità con la dovuta solerzia” nella vicenda. Le nuove normative americane secondo l’Europarlamento, sono in contrasto con le direttive europee sul rispetto della
privacy, che vietano fra l’altro la comunicazione non controllata di dati personali europei a paesi terzi. Gli eurodeputati hanno anche denunciato la dichiarazione congiunta adottata sulla questione – nell’ambito della lotta al terrorismo – da funzionari Usa e Ue il 19 febbraio. Secondo l’Europarlamento ”è priva di qualsiasi base giuridica e potrebbe venire interpretata come un invito diretto alle autorità nazionali a non rispettare il diritto comunitario”. L’assemblea Ue si è pronunciata per una ”verifica della possibilità di un ricorso davanti alla corte di giustizia Ue” sulla questione. L’Europarlamento ha formalmente chiesto all’esecutivo europeo di ”ottenere la sospensione degli effetti delle misure prese dalle autorità statunitensi finché non sarà stata adottata la decisione sulla compatibilità di tali misure con le direttive comunitarie”. Negoziati sono già in corso in questo senso, hanno indicato ieri davanti alla plenaria i commissari europei Chris Patten e Frits Bolkenstein, con gli Usa. Forti critiche all’esecutivo Ue sono venute durante il dibattito, in particolare dalla Ds Elena Paciotti: ”In questa situazione – ha affermato – la Commissione europea ha omesso di informare l’Europarlamento di questi rischi prima dell’entrata in vigore il 5 marzo degli obblighi previsti per le compagnie aeree”. Secondo Paciotti ”un diritto fondamentale dei cittadini europei è messo a rischio, mentre le compagnie aeree e le autorità nazionali garanti dei dati personali sono messe in una situazione di incertezza giuridica, esposte a ricorsi per violazione delle leggi nazionali o a rischi di gravi danni economici”. La normativa Usa prevede sanzioni finanziarie per le compagnie che non forniscano i dati personali dei loro passeggeri.

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