mercoledì, 24 Aprile 2024

Unesco, a Noto la Prima Conferenza dei siti italiani

On. Bono, la stesura di un piano di gestione entro il 2005 è un’opportunità da sfruttare

E’ in corso di svolgimento a Noto, e si concluderà domani, la Prima Conferenza
dei Siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale. ”Le nuove disposizioni che impongono a tutti i siti inseriti nella Lista Unesco la stesura di un piano di gestione entro il 2005 – ha detto l’on. Nicola Bono, Sottosegretario alle Attività Produttive e Beni Culturali – non rappresentano semplicemente un obbligo verso l’ organizzazione delle Nazioni Unite, ma al contrario sono un’ opportunità da sfruttare”. Secondo Bono, ”l’ Italia ha l’ occasione di divenire leader nelle politiche di conservazione e di accoglienza. Coniugare la tutela del nostro patrimonio con la possibilità di renderlo una
risorsa economica è il nostro obiettivo primario”. ”Per ottenerlo, però – ha aggiunto – è necessario introdurre una nuova concezione di turismo culturale: tutti i visitatori del nostro Paese devono essere messi in condizione di
comprendere come i monumenti e i musei non vadano disgiunti dal territorio che li ospita. E’ giusto cioè correlare il patrimonio artistico con ogni momento della vita sociale e produttiva, ovvero con le tradizioni dei luoghi che lo hanno espresso. A questo scopo è inevitabile studiare forme di collaborazione e coordinamento tra le istituzioni locali, le soprintendenze, le associazioni di categoria, le strutture alberghiere e il tessuto produttivo delle località interessate’. ”La Conferenza – ha concluso il sottosegretario – sarà la prima occasione di confronto tra amministratori locali, soprintendenti, responsabili dei siti, rappresentanti al massimo livello delle associazioni di categoria dei commercianti, degli esercenti e degli operatori turistici. Senza un vero e proprio patto d’unità d’ azione tra il tessuto produttivo, le istituzioni culturali e le amministrazioni locali difficilmente si riuscirà a perseguire l’ ambizioso ma possibile obiettivo di far divenire il turismo culturale una delle risorse economiche principali del nostro Paese”.

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