giovedì, 10 Ottobre 2024

Unioncamere, l’Italia resta in cima ai sogni degli europei

Lo studio è stato effettuato su 2500 tour operator europei che trattano il “prodotto Italia”

L’Italia è il Paese dei desideri di vacanza degli europei. Lo rivela l’Indagine sul turismo organizzato europeo, curata dall’Osservatorio nazionale di Unioncamere e Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche). Lo studio, frutto di una ricerca effettuata su 2.500 tour operator europei che trattano il ‘prodotto’ Italia, mostra, infatti, che il nostro Paese è la destinazione più richiesta in Europa: con l’83,1% di preferenze, l’Italia stacca nettamente gli altri mercati concorrenti, in particolare la Spagna (48,1%) e la Francia (44,2%). I Paesi più richiesti sono, oltre all’Italia, preferita dall’83,1% degli intervistati, sono la Spagna (48,1%), la Francia (44,2%) e la Germania (28,2%). Questo primato si consolida anche in termini di fatturato. Infatti, in media, il fatturato legato al turismo diretto verso l’Italia arriva al 35% di quello complessivamente realizzato dai tour operator intervistati. Grandi però le variabilità di spesa media tra paese e paese. La maggior parte degli operatori esteri (38,6%) prevede nel 2003 un andamento stabile rispetto allo scorso anno. Per il 2004, invece, le aspettative sono più ottimistiche: il 46,8% degli intervistati attende un aumento delle vendite del prodotto Italia. Le grandi città d’arte rappresentano il prodotto di punta dell’offerta italiana: nel 2002 esse hanno rappresentato circa il 33% dei viaggi venduti dai tour operator europei verso il nostro paese. Elevata, però, è anche la richiesta delle destinazioni marine (che rappresentano il 21% del venduto in Europa), della montagna (9%) e dei laghi (7%). Si fanno strada, contemporaneamente, anche altre tipologie di offerta meno tradizionali: itinerari (6%), turismo sportivo (5%), agriturismo (4%), terme (3%) e turismo eno-gastronomico (2%). ”L’indagine di Unioncamere-Isnart è un’ulteriore conferma dell’apprezzamento all’estero delle grandi bellezze artistiche e naturali che possiede il nostro Paese, ma mette in evidenza anche che gli europei conoscono solo alcuni dei molti volti dell’Italia – afferma Giuseppe Tripoli, segretario generale di
Unioncamere -. Una politica di sviluppo improntata alla qualità dell’offerta e azioni adeguate di promozione sono quindi da ritenersi fondamentali per valorizzare le tante altre attrattive delle nostre regioni che il turismo estero ancora conosce poco”. L’apprezzamento per l’Italia e le sue bellezze, comunque, appare differenziato da Paese a Paese. Ad esempio, le destinazioni più richieste in Austria, Paesi Scandinavi, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Svizzera sono le città d’arte. In questi Paesi, infatti, esse rappresentano quote superiori al 30% del totale dei viaggi organizzati in Italia. Russia, Europa dell’Est, Belgio ed Olanda, al contrario, mostrano di preferire in primo luogo le località balneari. Interessante notare la predilezione mostrata dai turisti inglesi per i laghi italiani e dagli spagnoli per la montagna. Ma quali regioni prediligono i turisti stranieri? Città d’arte – Il primato resta nelle mani delle destinazioni tradizionali: Lazio 40%, Toscana 32%, Veneto 16,6%. Cominciano però ad apparire segnali di presenza di bacini diversi, localizzati in Campania (3%), Sicilia e Lombardia (2,4%), ma anche in Emilia-Romagna (1,5%), Piemonte (1%), Liguria e Sardegna (0,5%). Mare – Il prodotto mare vede primeggiare il Nord-Est ed il Centro. Come prime destinazioni del turismo balneare gli operatori citano infatti il Veneto (19%), l’Emilia-Romagna (17,8%) e la Toscana (14,5%). Per il Sud Italia, la Sicilia (11,8%) e la Campania (8,6%) sono le due destinazioni di rilievo, seguite dalla Calabria (5,3%) e dalla Puglia (2,6%). All’interno della graduatoria generale, la Sardegna è la quinta destinazione citata, con il 9,2%. Comincia ad affacciarsi timidamente l’Abruzzo (0,7%), mentre sono totalmente assenti le Marche e la Basilicata. Montagna – Il turismo verso la montagna, invernale o estiva, vede come meta privilegiata il Trentino, che, con il 49% delle risposte, supera tutte le altre regioni italiane. Regioni che vantano una quota significativa di turismo internazionale sono anche la Valle d’Aosta (13,8%), la Lombardia (10,6%) e il Piemonte (9,6%). Il turismo montano, comunque, presenta il maggior grado di ‘diversificazione’ sul territorio nazionale: sebbene con quote molto diverse, esso coinvolge 14 regioni. Terme – Le regioni leader nel turismo termale sono il Veneto (46,5%) e la Campania (23,3%), ma i pacchetti vengono venduti anche per la Toscana (9,3%), la Lombardia e l’Emilia-Romagna
(4,7%), il Lazio, la Basilicata, la Calabria e la Sardegna (2,3%). Turismo sportivo – Il turismo sportivo si dirige prevalentemente in Lombardia (19%) ed in Trentino (17%). Tra le mete ‘alternative’, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana (tutte con il 12,5%), Sardegna (6,3%) e Puglia (4,2%). Agriturismo – L’agriturismo trova la sua meta prediletta nella Toscana, regione leader in assoluto in questo tipo di vacanza, con oltre il 64% delle citazioni. Tra le altre destinazioni vendute dai tour operator europei, l’Umbria (7%), la Sicilia e
la Sardegna (con meno del 5%). Turismo enogastronomico – I turisti in cerca di destinazioni ricche di ricercatezze enogastronomiche scelgono prevalentemente la Toscana (54%). Viaggi di questo genere sono venduti anche per l’Emilia-Romagna (10%), il Piemonte (8%) e per il Trentino, Friuli, Umbria, Calabria (4%).
Laghi – In oltre l’84% dei casi i tour operator indicano di aver venduto pacchetti di vacanze sulle rive dei laghi della Lombardia. Sensibilmente inferiori le quote legate alle destinazioni venete (10,5%) o trentine (4%). Itinerari – I tour includono Lazio e Toscana, ma cominciano a toccare la Sicilia (8%), la Campania (7%), così come la Liguria, il Piemonte, l’ Umbria, l’Emilia-Romagna e il Trentino. Chi sono i tuoi vicini d’ombrellone? Analizzando le informazioni rispetto ai singoli mercati di provenienza, emergono utili indicazioni rispetto al gradimento delle singole destinazioni turistiche italiane. Guardando alle località
balneari, la Francia e la Spagna mostrano di preferire di gran lunga la Sicilia al Veneto, all’Emilia-Romagna o alla Toscana, mentre il Regno Unito sembra amare le coste toscane, liguri, campane e sarde. Gli svizzeri, comunque, sono gli unici europei a mettere in cima alla lista delle preferenze la Sardegna. Rispetto al turismo culturale, le alternative al monopolio di Roma, Firenze e Venezia sono ancora poco considerate dai turisti austriaci, belgi e olandesi, spagnoli. Sicilia e Campania, insieme all’Emilia-Romagna, cominciano a farsi conoscere soprattutto grazie ai tour operator tedeschi, inglesi e scandinavi. Per quanto riguarda il prodotto montagna, si può segnalare la particolarità delle scelte dei turisti tedeschi, gli unici a chiedere, dopo il Trentino Alto Adige ed il Veneto, le località dell’Abruzzo, regione altrimenti assente dall’offerta primaria fornita dai tuoi operator internazionali. Per le terme, mentre Francia e Spagna non citano alcuna
destinazione, Belgio e Olanda accostano il Veneto alla Basilicata. Ampia la gamma delle località per i tour operator tedeschi, che, pur privilegiando Veneto, Campania e Toscana, citano anche il Trentino, l’Emilia-Romagna e la Sardegna. Interessanti anche le segnalazioni dei tour operator russi ed Est-europei, per i quali il prodotto termale più venduto è rappresentato dalla Campania. Per le vacanze da trascorrere in agriturismo, soltanto alcuni Paesi riconoscono destinazioni alternative alla Toscana (unica regione citata da Austria, Francia, Scandinavia e Spagna). Interessante, però, il fatto che un terzo del prodotto venduto dagli operatori belgi e olandesi sia rappresentato dalla Sicilia, così come la scelta dei turisti inglesi sia equamente suddivisa tra Toscana, Lombardia e Umbria. Rispetto all’enogastronomia, i tour operator austriaci sono gli unici a non considerare la Toscana, preferendole il Piemonte, il Friuli, l’Emilia-Romagna e la Campania. Infine, rispetto al prodotto laghi da sottolineare l’attenzione che i tour operator svizzeri pongono alle destinazioni umbre, che rappresentano un quarto del prodotto venduto.

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