United Airlines, conti sempre più in rosso

Nel secondo trimestre perdite per 1,43 Mld di dollari dovute ai costi di ristrutturazione

United Airlines, la compagnia aerea
statunitense che sta cercando di uscire dall’ amministrazione
controllata, nel secondo trimestre ha accusato una maxi-perdita
pari a 1,43 miliardi di dollari, cioe’ 12,33 dollari per azione,
peraltro imputabile quasi per intero agli ingenti costi di
ristrutturazione. Le vendite nello stesso periodo sono aumentate
del 5,6% a 4,42 miliardi rispetto a 4,19 miliardi del secondo
trimestre del passato esercizio, in cui inoltre United aveva
registrato un ‘rosso’ di 247 milioni di dollari.
I costi di ristrutturazione sono stati pari a 1,39 miliardi
di dollari; la compagnia conta di presentare un piano di
riassetto entro il 2 agosto prossimo alla corte competente,
finalizzato ad uscire dalla bancarotta, in cui si trova dal
dicembre del 2002.
Proprio questo mese la compagnia statunitense ha definito un
accordo sindacale finalizzato a risparmi nell’ ordine di 700
milioni di dollari annui.
Tornando al bilancio trimestrale, va tenuto presente che al
netto degli oneri di riorganizzazione la perdita si sarebbe
limitata a 26 milioni di dollari, ossia 26 cents ad azione,
nettamente al di sotto delle previsioni degli analisti di
Thomson Financial (1,18 dollari).

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