Consolidare i già consistenti flussi turistici che legano Italia e Stati Uniti per consentire al settore – che sta con grandi sacrifici uscendo dalla crisi
mondiale seguita all’11 settembre del 2001 – di confermarsi trainante. E’ questo uno degli obiettivi che si è posto Visit Usa, l’ associazione che raggruppa gli operatori turistici italiani che da anni sono specializzati negli Stati Uniti e che ha lanciato, negli ultimi mesi, una serie di iniziative appunto per irrobustire le correnti di traffico turistico che già legano i due Paesi. ”Per il turista italiano – dice Massimo Loquenzi, presidente di Visit Usa – gli Stati Uniti costituiscono da sempre un mercato molto interessante, che riesce a soddisfare le esigenze di chi, programmando una vacanza a lungo raggio, come appunto quella verso l’ America, sa di dovere sostenere determinati costi, ma anche di potere scegliere tra le moltissime opportunità che vengono proposte”. ”In questo ambito – aggiunge Loquenzi – si è inserita anche la missione che Visit Usa ha organizzato a Miami, coinvolgendo operatori del settore italiani ai quali è stata data la possibilità di visitare uno Stato ed una metropoli che peraltro registrano già buone presenze di turisti provenienti dal nostro Paese”. La missione di Miami è stata organizzata in collaborazione con il Consolato americano e l’ organizzazione turistica della municipalità della metropoli della Florida. Le prospettive future per l’ interscambio tra Italia e Stati Uniti sono comunque, a detta dei tour operator, buone, anche perché sono molte le mete americane entrate nelle preferenze dei turisti italiani che, pur privilegiando le ”solite” tappe, quali New York, Los Angeles e San Francisco, intendono muoversi al di fuori dei ”circuiti” tradizionali. Come ad esempio Philadelphia e, più in generale, la Pennsylvania, e la stessa Miami. Mete dove, sottolinea Loquenzi, nel ”relativamente vecchio” di Philadelphia e nel ”relativamente nuovo” di Miami il turista italiano è sempre più presente.