venerdì, 17 Maggio 2024

Yahoo entra nel turismo dopo aver archiviato l’affare Aol

Nel 2009 si prevede un giro di affari di 91 miliardi di dollari

Archiviate, ormai quasi ufficialmente, le trattative con Time Warner per Aol (partita in cui restano in corsa solo Microsoft e Google), messo in carniere l’accordo con la stessa Microsoft sull’instant messaging, Yahoo si occupa ora di turismo lanciando un nuovo servizio: Trip Planner. Quello di Yahoo è un ingresso che cambia ulteriormente lo scenario di un settore che è forse quello che già più mutamenti ha subito per effetto di Internet. La novità, stavolta, è che non si tratta più del corrispettivo online di una agenzia di viaggi ma direttamente del faidate più spinto che la Rete possa offrire in questo momento. Trip Planner mette assieme tutto: applicazioni e strumenti, sistemi di scambio peertopeer in modo da dare ad ogni singolo utente la possibilità non solo di prenotare percorsi e soggiorni e di pagarli online, ma di avere nella stessa Rete il più completo dei consulenti di viaggio. Non solo saranno disponibili informazioni standardizzate (come mappe, previsioni del tempo, strutture ricettive e così via) ma attraverso il portale di Trip Planner si entra in contatto con una «comunità virtuale» di viaggiatori che per ogni destinazione o tipologia di viaggio mettono a disposizione del portale stesso fotografie, commenti e recensioni.
Il portale è gratuito e i ricavi per Yahoo arriveranno dalla pubblicità online e da una quota sulle operazioni di acquisto di biglietti e soggiorni. Yahoo con questa iniziativa si mette in scia alle altre da poco concluse. Un altro operatore online, Travelocity, ha comprato IgoUgo, il portale di una «community» che si scambia foto e note di viaggio. E sul turismo si è gettato anche Barry Diller, con la sua InterActive, che circa un anno fa ha comprato un altro portale analogo, TripAdvisor. In ognuno di questi casi, dunque, la Rete ha preso il posto dell’agente di viaggio che consiglia, suggerisce, guida nella scelta di destinazioni e di pacchetti. Queste operazioni indicano che il consolidamento del settore Internet è un processo ancora lontano dal concludersi e che la concentrazione sta rafforzando, come è ovvio che sia, le posizioni dei maggiori protagonisti. Ma dicono pure che la crescente diffusione di Internet continua a mandare avanti l’assorbimento di ulteriori «fette» di servizi da parte della Rete. E il turismo è una torta troppo appetitosa per restarne fuori. Non solo è una delle voci universalmente ai primi posti nelle classifiche dell’ecommerce, ma è anche un business in crescita costante, a dispetto delle tensioni internazionali. Secondo la Jupiter Research la spesa online di viaggi e vacanze nel 2009 arriverà a mettere assieme un giro d’affari di 91 miliardi di dollari.

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