Enac: no a low cost a Fiumicino e con pochi controllori voli a rischio

E Riggio ribadisce che le tariffe vengano decise dall’Antitrust

A Fiumicino non ci sarà un terminal low cost. Lo hanno ribadito oggi i vertici di Enac a margine della presentazione di un'analisi sullo sviluppo dei voli low cost in Italia. "Con Aeroporti di Roma – ha detto Riggio – siamo d'accordo per la parte tariffaria, sul piano qualità e ambiente, ma sulla possibilità di accogliere a Fiumicino il traffico low cost c'é una posizione netta del ministero". Dello stesso avviso anche il consigliere di amministrazione Enac e responsabile dei trasporti del Pd Franco Pronzato: "Non vogliamo un terminal low cost a Fiumicino che deve puntare a svilupparsi come hub intercontinentale. Il traffico low cost ha già Viterbo".
Quindi Riggio si è soffermato sulle tariffe dei biglietti aerei. "Sarebbe meglio che fosse l'Antitrust a decidere sulle tariffe. La regolamentazione dei prezzi andrebbe gestita da un'autorità indipendente dal governo, noi siamo sempre soggetti alla vigilanza del ministero dei Trasporti. L'Antitrust – ha aggiunto – potrebbe prendere dall'Enac i profili professionali giusti che tra l'altro qui sono mal retribuiti".
Quindi l'attenzione si è spostata sulla sicurezza dei voli a causa della carenza di organico fra gli ispettori di volo. "C'é una carenza di ispettori endemica che si sta aggravando" ha detto il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta. Attualmente l'organico è di 48 ispettori pari a 18 presenze assicurate, quest'anno 3 ispettori andranno in pensione e non possono essere sostituiti per i limiti imposti alle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni. Nel 2012 ci saranno altre uscite, a quel punto "la sicurezza potrebbe essere a rischio" ha concluso Riggio.

 

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