sabato, 23 Novembre 2024

Fincantieri lancia opa da 82 mln per salire al 100% in Vard

Fincantieri ha lanciato un’opa totalitaria condizionata su Vard Holdings Limited, uno dei maggiori costruttori globali di imbarcazioni offshore e navi specializzate con circa novemila dipendenti e nove cantieri in Norvegia, Romania e Vietnam. L’obiettivo è arrivare alla cancellazione della società dalla Borsa di Singapore, dove è ora quotata, e portarla nel perimetro del gruppo triestino per realizzare, con maggiore flessibilità operativa e finanziaria, importanti sinergie infragruppo sul piano commerciale, ingegneristico e di produzione. 

La strategia del colosso triestino parte dall’acquisizione di almeno il 90% del capitale sociale di Vard: Fincantieri detiene già il 55,63% del capitale sociale di Vard (l’ha acquisito il 23 gennaio 2013) e vuole acquistare dal mercato il rimanente 44,37% offrendo agli azionisti di minoranza 0,24 dollari di Singapore per azione per un controvalore, in caso di adesione totalitaria, di 82 milioni di euro all’attuale tasso di cambio.  Se l’Opa, lanciata tramite la controllata Fincantieri Oil & Gas, andrà a buon fine, il gruppo navalmeccanico italiano potrà accelerare sull’integrazione di Vard e delle sue attività.

Un percorso già avviato e finalizzato a rilanciare i cantieri della società di Singapore con un piano strategico che punta alla diversificazione con la quale contrastare la contrazione del mercato dell’offshore petrolifero, che è stato per anni il mercato strategico di Vard.  I primi risultati si sono visti già visti in questi ultimi mesi del 2016 con l’acquisizione di 7 nuovi contratti da parte di Vard, oltre alla conferma di un ordine per quattro navi da crociera per la compagnia francese Ponant. I nuovi contratti comprendono due navi da crociera di lusso per Hapag-Lloyd Cruises, un ulteriore ordine per due navi per Topaz Energy e Marine e la vittoria nella gara del National Maritime della Repubblica del Kazakhstan per la progettazione e costruzione di tre navi.  

Con questi nuovi ordini (che valgono 3,3 miliardi di corone norvegesi, valuta nella quale è stilato il bilancio di Vard), il portafoglio ordini della società sale a 10,2 miliardi di corone alla fine del terzo trimestre 2016, superiore a quello dello stesso periodo sia del 2015, sia del 2014.Una prospettiva certamente positiva in un bilancio che si è chiuso alla fine del 2015 con una perdita netta di 1,29 miliardi di corone (135,6 milioni di euro) per forti perdite sui cambi e che vede, alla fine del terzo trimestre 2016, il fatturato in calo a 1,5 miliardi di corone (-34%) per la riduzione del carico di lavoro dei cantieri europei e la chiusura di Vard Niteroi in Brasile, dove il gruppo ha cessato ogni attività di costruzione navale.

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