Ferrovie dello Stato ha chiuso il 2015 con un utile di 464 milioni, in crescita del 53,1%, e ricavi operativi a 8,6 miliardi (+2,3%). I risultati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa. “Questi risultati sono una base estremamente solida per noi, che stiamo lavorando ad un piano industriale che vedrà Fs in fortissima crescita”, ha detto il presidente Gioia Ghezzi.
L’ad di Fs, Renato Mazzoncini, si è soffermato invece sul tema della quotazione di Ferrovie dello Stato, chiarendo la possibilità che l’integrazione Fs-Anas vada a costituire una sorta di modello Terna con una società delle reti, ma “a condizione che la rete rimanga dentro la holding”.
“Di sicuro – ha aggiunto – una possibile integrazione di Anas non può allontanare la quotazione, né avvicinarla”.
Mazzoncini ha quindi detto di non vedere elementi di criticità di questa possibile operazione, “se non quelle che Anas ha: alcune criticità oggettive come le può avere un’altra società, rispetto ai contenziosi o al sistema credito-debito. Al momento comunque – ha concluso – stiamo ragionando sulla razionale strategico dell’operazione e non siamo entrati nell’ambito di una due diligence”. Secondo l’ad le sinergie fra Fs e Anas sono evidenti “a partire dal fatto progettare una strada e una ferrovia è praticamente identico ma anche l’organizzazione delle società è molto simile”.