Iata: domanda aprile crolla 94%, ma ora primi segnali di ripresa

La domanda di servizi aerei sta iniziando a riprendersi dopo aver toccato il fondo in aprile. Lo comunica la Iata precisando che ad aprile la domanda dei passeggeri “è precipitata del 94,3% rispetto ad aprile 2019, poiché le restrizioni di viaggio relative a Covid-19 hanno praticamente bloccato i viaggi aerei nazionali e internazionali. Questo è un tasso di declino mai visto nella storia delle serie di traffico della IATA, che risale al 1990”.

I dati più recenti i mostrano che “i totali dei voli giornalieri sono aumentati del 30% tra il punto più basso del 21 aprile e il 27 maggio”, rileva la Iata e “sebbene questo aumento non sia significativo per la dimensione globale del settore del trasporto aereo, suggerisce che l’industria ha visto il fondo della crisi” ed “è il primo segnale che l’aviazione inizia il probabile lungo processo di ristabilimento della connettività”. Per Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo della Iata “aprile potrebbe anche rappresentare il nadir della crisi. I numeri dei voli sono in aumento. I Paesi stanno iniziando a revocare le restrizioni alla mobilità. E la fiducia delle imprese sta mostrando miglioramenti in mercati chiave come Cina, Germania e Stati Uniti. Questi sono segnali positivi” conclude de Juniac avvertendo però che “i germogli verdi iniziali impiegheranno del tempo – forse anni – a maturare”.

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