“L’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie (Era) aveva avvertito i governi greci e la Commissione europea, almeno a partire dal 2014, delle lacune nella sicurezza del sistema ferroviario greco”. Lo ha detto il direttore dell’Era, Josef Doppelbauer commentando la tragedia ferroviaria di martedì scorso nella vale di Tebi, dove 57 persone hanno perso la vita. Doppelbauer ha spiegato che l’agenzia europea ha l’obbligo di produrre ogni due anni un rapporto basato sulle informazioni ricevute dagli Stati membri e ha sottolineato come la Grecia figurava nella lista dei Paesi con alto tasso di mortalità negli incidenti ferroviari. Il direttore ha detto che le osservazioni prodotte dall’agenzia erano state condivise con le autorità greche, che avevano risposto con un piano di azione da attuare.
“Abbiamo anche sollevato preoccupazioni sulla questione dell’esistenza di un organismo ufficiale di indagine sugli incidenti ferroviari”, ha spiegato Doppelbauer. Il principale intervento in sospeso sulla rete ferroviaria greca è l’implementazione del Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (Ertms) che la Grecia si è impegnata a realizzare entro la fine del 2023, sottolinea Kathimerini. Alla domanda se tale sistema avrebbe potuto impedire il disastro ferroviario, Doppelbauer ha ribadito di non poter rispondere “finché non avremo indicazioni chiare sulle radici e sulle cause dell’incidente”.