Ntv attraversa un momento difficile ma “è prematuro parlare di esuberi”: la società sta definendo il piano industriale da sottoporre al cda del 24 settembre e il giorno dopo all’esame dei sindacati. I motivi delle difficoltà per la società che gestisce i treni ad alta velocità Italo “sono tanti” ma il nocciolo del problema, a detta della società sta nel “sistema del trasporto ferroviario nel suo complesso”.
Antonello Perricone, presidente del gruppo si appella quindi all’Authority di settore affinché dia regole “chiare e certe” sulla metodologia di calcolo dei pedaggi ad esempio. Il manager ricorda, parlando dei rapporti con la galassia Fs, di aver “subito scorrettezze e angherie, che oggi non hanno più motivo di esistere e che non ci sono più. Il problema è il sistema complessivo”.
La risposta di Fs arriva tramite il sito Fs News, che pubblica una serie di “luoghi comuni da sfatare sulla liberalizzazione del settore”. “Non è vero che – si legge sul sito – Fs commette abusi di posizione dominante, o che decide il pedaggio ferroviario o ancora che il dl competitività favorisce il gruppo sul pagamento dell’energia elettrica”.
Il presidente dell’autorità dei Trasporti, Andrea Camanzi, accoglie però l’appello e afferma che sull’Alta velocità “abbiamo aperto un procedimento specifico” e “ci apprestiamo ad adottare misure per garantire” la concorrenza.
Un punto a favore di Ntv mentre anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, interviene sulla questione auspicando un intervento rapido dell’Autorità. “Non retrocediamo di un passo dalla liberalizzazione del settore ferroviario”, avverte il ministro aggiungendo poi che Ntv “è stato un esempio di come la liberalizzazione del mercato abbia fatto bene ai viaggiatori, ai cittadini e all’azienda di Stato, per cui non possiamo permetterci minimamente che questa esperienza non prosegua”.