Non si arresta la polemica sul taglio di 12 Intercity deciso da Trenitalia a partire da dicembre, non appena entrerà in vigore l'orario invernale. Il governatore della Toscana Enrico Rossi continua a chiedere una seria presa di posizione da parte del governo, in quanto azionista dell'azienda.
"Come Regioni siamo decisamente favorevoli alla razionalizzazione dei costi – ha sottolineato Rossi – ma la decisione di Trenitalia per noi è insostenibile e il governo deve prendere una decisione". Rossi ha poi ricordato che il comma 4 dell'articolo 21 del decreto 98/2011 prevedeva una sovrattassa sui biglietti dell'alta velocità per finanziare il servizio pubblico di trasporto a media e lunga percorrenza che però non è mai stato applicato.
Secca la replica del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: "sul taglio dei dodici intercity, a me sembra del tutto evidente che Fs e Trenitalia dovranno tener conto delle indicazioni strategiche che il mio ministero darà. Inoltre, sull'ipotesi della sovrattassa da applicare sull'alta velocità servirebbe un parere legislativo e in ogni caso il mio giudizio – ha sottolineato – è assolutamente negativo". Lupi ha poi ricordato che è stato insediato con le Ferrovie dello Stato un tavolo per il rilancio del trasporto regionale, "e con il sottosegretario De Angelis è stata avviata una discussione in merito alla riprogrammazione degli intercity".
Chiarimenti in merito arrivano anche da Trenitalia: "Nessuno dei 12 Intercity di cui è stata paventata la cancellazione su scala nazionale percorre la linea tirrenica. Ogni ipotesi di ricadute negative su Maremma e Versilia non ha quindi fondamento". Riguardo poi al "primo Frecciabianca Roma-Genova del mattino, che con il nuovo orario percorrerà la dorsale Roma-Firenze-Pisa anziché la linea tirrenica – spiega Trenitalia – è molto richiesto da un consistente numero di viaggiatori perché consentirà di ridurre sensibilmente i tempi di viaggio tra Roma e Genova e istituirà un nuovo collegamento veloce diretto tra Firenze e Genova (oltre che tra Roma e Firenze), con fermate, appunto, a Pisa, Massa e La Spezia''.