sabato, 23 Novembre 2024

Shopping tax free, Italia al top anche nel 2019. Turisti cinesi e americani dominano il mercato

L’Italia ha dominato la classifica delle vendite tax free durante tutto il 2018, soprattutto per quanto riguarda il settore lusso e moda. Nel solo mese di dicembre, anche a seguito delle tensioni sociali in Francia, la Penisola è riuscita ad attrarre il 5% in più di turisti internazionali rispetto all’anno precedente e ad incrementare il proprio volume di vendite esentasse e lo scontrino medio rispettivamente del 12% e dell’8%. Valori eccezionali che hanno permesso al paese di chiudere l’anno con un + 7% nelle vendite tax free, +4% nella transazione media e +6% negli arrivi. Panorama dominato da cinesi e americani, che detengono rispettivamente il 32% e il 12% delle vendite tax free realizzate durante l’anno.

L’inizio del 2019 ha portato con sé una flessione del valore medio per singola transazione (-3% vs. 2018) ma il volume delle vendite esentasse a gennaio ha comunque registrato un incremento del 6%, facendo prevedere uno scenario positivo anche per l’anno in corso.

I turisti acquistano all’interno dei distretti esclusivi del lusso cittadino – fra cui spicca su tutti il Quadrilatero della Moda milanese, cha da solo detiene oltre il 34% di market share – dall’altra nelle grandi realtà dei mall di alta gamma che contano per il 9% del mercato tax free italiano. Con una spesa media pari a 1.490 euro, il valore degli acquisti da parte dei turisti internazionali nel fashionluxurydistrict del capoluogo lombardo supera però di gran lunga la spesa negli outlet, che raggiunge una media di 490 euro a scontrino.

Per quanto riguarda il Quadrilatero della moda, in particolare, i dati di Planet per il 2018 registrano un aumento delle vendite del 3% rispetto al 2017, a fronte però di una flessione del 4% nello scontrino medio registrato. I volumi degli acquisti tax free per l’area sono suddivisi in particolare fra via Montenapoleone (37%)e via Sant’Andrea (29%) con uno scontrino medio rispettivamente di 1.498 e 2.375 euro.

“Nonostante la leggera flessione del valore della transazione media, i dati relativi all’anno appena trascorso testimoniano il costante favore che Milano riscuote presso il pubblico internazionale, in quanto capitale indiscussa della moda nel mondo -commenta Sara Bernabè, General Manager di Planet in Italia – Il 2019 rappresenterà per il capoluogo lombardo una grande opportunità migliorare le vendite, poiché continueranno ad aumentare gli arrivi dei viaggiatori internazionali, con potere di spesa sempre più alto. Gli introiti generati dai turisti in visita, in particolare da quelli extra-europei, sono vitali per numerose realtà del segmento lusso. Basti pensare che a livello europeo, gli acquirenti internazionali spendono in media 3,7 volte di più degli acquirenti nazionali, con alcuni rivenditori che registrano fino al 60% delle vendite da clienti non domestici”.

Fra i turisti più sensibili al fascino dello shopping made in Milano, primeggiano i cinesi (con una market share del 30,5%) e uno scontrino medio di 1.542 euro, seguono i russi con uno scontrino di 1.410 euro e una quota di mercato dell’11% e chiudono il podio i viaggiatori statunitensi. Proprio questi ultimi meritano una menzione particolare: gli americani in visita a Milano nel 2018 infatti hanno pesato per oltre l’8% del mercato tax free nel distretto della moda, mentre solo per il 4% all’interno degli outlet. Inoltre,con l’aumento negli acquisti più alto di qualunque altra nazionalità nell’area del lusso milanese (+27% nel 2018 vs 2017) e uno scontrino medio di 1.503 euro, si posizionano a tutti gli effetti tra i clienti da osservare con maggiore attenzione anche in ottica futura.

Le differenze tra cinesi e americani non riguardano però solo le quote di mercato e lo scontrino medio, ma l’intera customer journey del turista e potenziale acquirente, inclusi fattori chiave quali i canali utilizzati per la ricerca di informazioni sulle mete dello shopping fino ai metodi di pagamento preferiti.Se i turisti americani utilizzano le più note applicazioni social del mondo occidentale quali Instagram e Facebook per le ricerche e scelgono di pagare ancora con le carte di credito, i turisti cinesi sono fortemente digitalizzati e pagano tutto con lo Smartphone, utilizzando per le ricerche e le prenotazionipiattaforme come Ctrip e WeChat, due dei più grossi player digitali nel mercato cinese.

Per quanto riguarda le previsioni per l’anno in corso, il primo trimestre 2019 si chiuderà per la Penisola con un +2,2% vs. 2018 negli arrivi internazionali, un risultato nettamente superiore alla media europea del +1,1% e alle previsioni di arrivo dei singoli principali paesi dell’Unione come la Francia (-2,5% di arrivi nel Q1 2019), Gran Bretagna (+1,3% di arrivi nel Q1 2019) e Spagna (+1,3% di arrivi nel Q1 2019).In questo contesto, da osservare i turisti provenienti da Thailandia, Taiwan e Kuwait, che registreranno incrementi relativi negli arrivi rispettivamente del +46%, +10% e +9,7%.

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