Anche il 2013 sarà un anno buio per le imprese turistiche italiane. Lo dimostra l'ultima indagine dell'Isnart in base a cui quasi il 64% esclude che effettuerà degli investimenti e il 27,3% sta ancora valutandone l'effettiva possibilità. Invece, solo l'8,9% si è dichiarata certa di poterne realizzare, facendo scendere l'importo complessivo stimato a meno di 1,4 miliardi di euro.
"Le previsioni sugli investimenti delle imprese turistiche effettuato dall'Isnart – afferma il presidente, Maurizio Maddaloni – sono una cartina di tornasole infallibile dello stato di crisi dell'intero settore e dell'onda lunga della contrazione dei fatturati e delle aspettative di tutti gli imprenditori della filiera. L'accesso al credito – aggiunge Maddaloni – si conferma tra le priorità anche nel settore turistico. Il finanziamento bancario risulta sempre più in salita per le piccole imprese a carattere familiare, mentre aumenta la quota di imprenditori che rinuncia ad effettuare investimenti per l'incertezza del mercato nazionale ed internazionale. Serve un passo in più da parte di tutti gli attori istituzionali – conclude il numero uno dell'Isnart – per coordinare politiche di promozione dell'offerta e per allentare la morsa del fisco e il peso eccessivo della burocrazia".
