A Fuerteventura i primi SpaceHub per fare smart working in vacanza

Se nel 2020, prima estate intercorsa nel periodo pandemico, le iniziative di smart working nei luoghi di villeggiatura erano pressoché iniziative di singole persone che sceglievano le seconde case come luogo di lavoro, il 2021 è stato l’anno della consacrazione dello smart working estivo, grazie ad eventi più strutturati organizzati su misura per chi lavora da remoto. Quest’anno, invece, la nuova frontiera dello smart working estivo fa rima con networking e punta non solo a far vivere una esperienza di relax, bensì a favorire momenti di vera e propria aggregazione, poiché anche nei momenti più informali possono nascere opportunità di business.

Ne è convinta la startup Cosmico (wearecosmico.com), che ha lanciato SpaceHub, un format di viaggio che punta a riunire talenti digitali in tutto il mondo. Del resto, la startup fondata da Francesco Marino non è nuova a queste iniziative: in seguito infatti al successo dei ritrovi organizzati nell’ultimo anno, tra cui il più noto è stato la prima crociera per Smart Workers, oggi la startup da il via ad un nuovo modo di lavorare da remoto che coniuga business e tempo libero.

“Tornato da quello che voleva essere un esperimento per dimostrare che davvero si può lavorare in qualunque parte nel mondo, anche in mezzo al mare, ho ricevuto centinaia di email di professionisti che volevano unirsi alla nostra community mossi dalla voglia di lavorare al di fuori delle quattro mura del proprio ufficio e fare nuove conoscenze professionali. Siamo partiti esattamente un anno fa con quel primo evento in 50, siamo stati in un casale in Toscana, abbiamo lavorato sulle vette della Valtellina e ci prepariamo ora ad andare oltre il confine, avendo costruito in questo ultimo anno una community di 250 talenti. La prossima sfida? Probabilmente lo smart working nello spazio”, ha detto Marino.

Il primo SpaceHub si trova nell’isola alle Canarie, a Fuerteventura, immerso tra l’energia dei vulcani e la potenza dell’oceano, dal 26 maggio al 4 giugno 2022. La villa di Co-Living & Co-Working è situata per la precisione a Lajares. Nell’esperienza sono incluse 9 notti nella villa di Cosmico, connessione Wi-Fi per poter lavorare da remoto, un auto a disposizione e ovviamente la presenza di un responsabile di Cosmico in loco. Il tutto insieme alla Cosmico Welcome Box, la cena di benvenuto, le bevande e il servizio di pulizie della location. Alla fine della giornata lavorativa sarà possibile immergersi nelle attività dell’isola, dal surf allo yoga, dalle lezioni di skate a quelle di ceramica, per fare networking, staccare la spina e godersi la natura.

“Gli Spacehub di Cosmico danno la possibilità di ricostruire la propria scrivania in location fuori dall’ordinario, immerse nella natura e a fianco di altri talenti, Cosmici talenti. In Cosmico siamo convinti che il talento non sia fatto per stare (solo) in ufficio. Noi vogliamo sradicarlo dalle scrivanie, dagli orari fissi, dalle costrizioni e portarlo ovunque. E il nostro primo ‘ovunque’ saranno proprio gli SpaceHub – racconta Elena Palumbo, SpaceHub Coordinator di Cosmico – Pianeta-lavoro e pianeta-tempo libero si allineano di nuovo, si ritrova la bellezza di ridare il giusto spazio ad ogni dimensione e di riscoprire il proprio spazio attraverso tutto ciò che ogni meta è in grado di offrire. Così, mentre la giornata lavorativa si svolgerà tra comfort e networking, il post-lavoro si colorerà con i tramonti più belli, lo si vivrà in cima ad un vulcano o sulla cresta di un’onda. I nostri SpaceHub permettono di mettere l’ufficio in valigia e di vivere un’indimenticabile esperienza di Co-Living & Co-Working con altri compagni di viaggio che hanno deciso di rivoluzionare il proprio modo di lavorare. Cosmico ha fatto atterrare in ogni SpaceHub tutti i comfort per permettere ad ogni partecipante di lavorare in tutta tranquillità, tenendo in considerazione anche chi deve affrontare diverse call durante l’arco della giornata. Saranno quindi disponibili connessione Wi-Fi così come prese e prolunghe a sufficienza, affinché nessuno debba imbattersi in devices all’1% di batteria”.

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