Gli italodiscendenti non sono comuni turisti e per loro non serve una normale guida turistica ma un racconto speciale, uno storytelling nuovo, anche poetico, che si rivolga a loro in prima persona raccontando l’Italia come “forse avrai sentito dire da tuo nonno”, “come magari si cucinava a casa tua”, “come probabilmente cantavano i tuoi parenti”. Con questo spirito è stata realizzata la ‘Guida alle radici italiane. Un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati’, il cui terzo volume è stato presentato in un’affollata conferenza a Roots-In, borsa internazionale del turismo delle origini in corso a Matera.
“Siamo molto orgogliosi – spiega Giovanni Maria De Vita, coordinatore del progetto Turismo delle radici, delle attività culturali pluriennali e della comunicazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale – di presentare questa guida, vera miniera di informazioni e percorsi, con cui abbiamo completato un percorso in 12 regioni italiane. Sarà lanciata in formato editoriale a fine mese e sarà disponibile anche sul sito del ministero degli esteri”.
In chiusura De Vita spiega come il turismo delle radici sia in realtà un turismo fortemente culturale e legato anche alle tradizioni e ai saperi e per questo può essere rivolto a un pubblico davvero molto più ampio di quegli 80 milioni di italodiscedenti del mondo. Per loro la guida è piena zeppa di informazioni (anche su strumenti musicali, cibi, personaggi famosi) e soprattutto sono stati inseriti vari calendari di eventi e una serie di strumenti interattivi e QR code per le ricerche genealogiche. “Ci sono ancora molto storie da raccontare ai nostri italiani all’estero – conclude – m siamo fieri di questi primo passo”.