Venezia è la città italiana più cara d’Europa. Una notte nella città lagunare costa in media 237 euro, una decina di euro in meno rispetto a Ginevra, prima in classifica a livello europeo, dove i listini alberghieri toccano quota 250 euro a notte. A renderlo noto è l’analisi mensile del tHPI dell’Osservatorio di trivago.it, secondo il quale le tariffe alberghiere sono in discesa in confronto allo scorso mese per le principali destinazioni europee: un soggiorno in camera doppia in Europa costa in media 144 euro, il 4% in meno rispetto a settembre.
mediamente nel mese di ottobre le tariffe sono stabili nelle principali città italiane, con un prezzo di 128 euro a notte.
Listini in aumento a Torino (+13%) e Genova (+38%) in vista del Salone Nautico che ha fatto impennare i prezzi hotel nella città ligure fino a 144 euro a notte. Flessione a Bologna (121 euro, -8%) e Cagliari (90 euro, -7%), mentre registrano un incremento Catania (92 euro, +3%) e Roma (165 euro, +4%).
Venezia, nonostante il calo delle tariffe del 9% questo mese, è la seconda città più cara d’Europa con un prezzo medio di soggiorno di 237 euro a notte.
Di contro, tra le città italiane più economiche al primo posto c’è Trapani (68 euro), seguita da Sassari (70 euro) e Reggio Emilia (76 euro). Sul podio delle più chic, oltre a Venezia, salgono anche Positano (187euro) e Taormina (168 euro). Per quanto riguarda l’analisi regionale, in Abruzzo e in Molise le tariffe alberghiere sono le più economiche, rispettivamente a quota 81euro e 88euro per dormire una notte in camera doppia, mentre è il Veneto la regione più costosa (173 euro) trainata dai prezzi alti della Serenissima.
In Europa, invece, le mete più economiche sono Bucarest (76 euro), Varsavia (79 euro) e Atene (83 euro). Rispetto allo scorso mese il maggiore calo dei listini si è avuto a Berlino (-23%), Dublino (-13%), Stoccolma (-12%), Copenaghen (-11%) e Praga (-11%). Tra le mete che hanno invece registrato un aumento in confronto a settembre, c’è Madrid (123 euro in camera doppia, +18%), Roma (165 euro, +4%) e Budapest (90 euro, +2%).