giovedì, 25 Aprile 2024

Affitti brevi e personale, Santanchè parla agli albergatori

Nel turismo ci sono tanti dottor Jekyll che rischiano di essere soffocati dai Mr. Hyde dell’abusivismo e dell’irregolarità. Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca usa “lo strano caso” creato dalla mente di Robert Louis Stevenson per cristallizzare nella sua relazione il gran danno della ricettività irregolare su quella che “paga le tasse” davanti alla platea di quasi 500 albergatori radunati nella 73esima assemblea nazionale di Federalberghi a Bergamo.

E la ministra del Turismo Daniela Santanchè assicura che sta affrontando la questione: “Entro i primi di giugno vorrei presentare una proposta di legge sugli affitti brevi. Non un decreto legge perché sarebbe una forzatura e credo che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni. Senza criminalizzare bisogna regolamentare. Ho già fatto due tavoli con le associazioni di categoria e giovedì ascolterò l’associazione degli inquilini”. “Bisogna considerare – aggiunge però la ministra che parla con franchezza agli albergatori – che la nostra nazione ha specificità diverse da tutte le altre, abbiamo 5600 borghi dove le strutture ricettive sono pochissime. In quel caso è importante che ci sia chi metta a disposizione una casa per accogliere i turisti, altrimenti nessuno potrebbe soggiornare in questi paesini spesso sotto i 5mila abitanti”.

Diverso è il caso delle delle città metropolitane dove invece c’è un problema. “La prima cosa – assicura – è che finisca il sommerso, lo so che per voi è una concorrenza sleale e fa un danno. Quindi serve un codice identificativo, perché dobbiamo sapere chi sono, e una piattaforma nazionale dove registrarsi. Per quanto riguarda limitare i pernottamenti, finora non ho riscosso un grandissimo successo ma ci possiamo lavorare”.

Santanchè e Bocca affrontano anche l’altro tema caldo del settore, quello della mancanza dei lavoratori. Il presidente di Federalberghi, oltre a chiedere di decontribuire le nuove assunzioni e abbassare il cuneo fiscale, crede sia necessario anche un nuovo decreto flussi: “Oltre un quarto dei dipendenti delle aziende alberghiere sono stranieri. Per questo motivo abbiamo chiesto modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle”.

Santanchè spiega quindi che è stata già fatta con la ministra Marina Calderone una programmazione “perché le imprese programmano, il prossimo decreto abbiamo detto sia per una programmazione triennale”.

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