L'edizione numero 31 della Bit, quella dei 150 anni dell'Unità, si apre con due assenze importanti, Abruzzo e Sicilia. Due Regioni che, per motivi strategici ed economici, hanno scelto di non partecipare alla Borsa e la cui assenza ha provocato qualche strascico polemico. Soprattutto per quel che riguarda l'Isola
"Quello che dovrebbe fare la Regione Siciliana, lo facciamo noi, sarà Salemi a dare visibilità al patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico dell'intera Sicilia" ha detto Vittorio Sgarbi, sindaco della cittadina siciliana, in un'affollatissima conferenza stampa nello stand dell'Enit alla fiera milanese.
In tono ironico Sgarbi ha detto che il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha fatto bene a non partecipare alla Bit perché ha risparmiato soldi ed è riuscito a far parlare tanto di sé e della Sicilia, ma ha dimenticato che dalla Sicilia è iniziata l'Unità d'Italia.
"Non è un caso che io, come sindaco di Salemi, – ha sottolineato Sgarbi – abbia deciso di rappresentare la Sicilia essendo proprio Salemi la prima capitale d'Italia. Noi i 150 anni dell'Unità italiana li abbiamo festeggiati già lo scorso anno" ha aggiunto. Quindi Sgarbi ha elogiato lodato l'iniziativa di Giovanni Avanti, presidente della Provincia di Palermo e dell'Urps, che con la partecipazione di tutte e nove le province siciliane ha materializzato la Sicilia da vedere e comprare.
Ma Sgarbi ha anche indicato la sua personale ricetta per rilanciare i luoghi italiani meno conosciuti: "basterebbe legare un personaggio italiano a ciascun territorio, così come ho fatto io con Salemi. Dalla data della sua apertura, il nostro Museo della Mafia ha registrato 30 mila presenze, e ora sarà protagonista della prossima edizione della Biennale Arte di Venezia".