Italianway, startup proptech del settore turismo-hospitality che chiuderà il 2019 con un forecast di 15 milioni di turn over ad un tasso di crescita del +30,6%, ha messo a punto un’analisi socio-demografica che traccia un identikit inedito dei viaggiatori che l’hanno scelta per soggiornare in Italia dal 1 gennaio al 30 settembre 2019.
L’azienda fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani che ha lanciato nel gennaio scorso il primo franchising italiano del vacation rental portando il suo progetto di ospitalità diffusa in tutto il Paese (già 40 le destinazioni attivate) con oltre 700 immobili gestiti, è stata scelta nei primi 9 mesi del 2019 da oltre 35mila ospiti per un volume di 20mila prenotazioni (100 mila notti vendute), ed è su queste che si concentra l’analisi (a fronte di 80mila prenotazioni gestite e 153mila ospiti accolti da quando la startup nata a fine 2014 è diventata operativa, ovvero nella primavera 2015).
“Siamo orgogliosi – commenta l’AD Marco Celani – di poter dire che nel 2019 supereremo il traguardo delle 100.000 notti vendute nelle case da noi gestite. Un obiettivo reso possibile dalla nostra vision basata sulla capacità di conciliare il potere della tecnologia con l’autenticità dell’accoglienza, al fine di assicurare all’ospite un’esperienza di soggiorno straordinaria, minimizzando al tempo stesso e grazie all’automazione, molte delle fasi di attesa che il viaggiatore vive come tempo perso. Grazie alle continue implementazioni software siamo oggi in grado di conoscere accuratamente le caratteristiche e il grado di soddisfazione degli ospiti che ci scelgono. Elementi che rappresentano il driver di crescita del giro d’affari, anche quest’anno superiore al 30% rispetto al 2018, più del doppio rispetto alla crescita del settore extra-alberghiero nel suo complesso. Il fatto di avere avuto in 9 mesi 35.000 ospiti provenienti da ben 157 paesi rappresenta la capacità della nostra piattaforma di intercettare viaggiatori affluent di ogni parte del mondo grazie ad un approccio multicanale ed alla selezione di un livello di prodotto che nel nostro progetto partner contribuirà a portare viaggiatori in tutte le destinazioni italiane attivate”.
Nei primi 9 mesi del 2019 Italianway ha accolto nelle case che gestisce oltre 35mila ospiti (35.512) totalizzando 100mila (95.752) notti vendute. Si tratta di viaggiatori con età media 38 anni (i viaggiatori in media più giovani sono del Qatar con 28 anni, i più in là con gli anni gli argentini con 45 anni). La booking window media (ovvero il tempo che intercorrere tra la prenotazione e l’effettivo check in) è di 14 giorni e la moda, ovvero il valore con la frequenza più alta, è pari a 1 e ciò significa che sono sempre di più i viaggiatori che prenotano un soggiorno all’ultimo momento se non addirittura un giorno prima della partenza (chiaramente questo avviene in particolare per la clientela business, ma si registra lo stesso trend per i turisti anche stranieri).
Provengono da ben 157 Paesi del mondo: il 41,22% sono italiani e, a seguire in ordine decrescente, russi, francesi, tedeschi, americani, inglesi, svizzeri e cinesi. I cittadini del Kuwait sono quelli che hanno il ticket medio di spesa più alto (1.058euro), seguiti da cittadini provenienti dall’Arabia Saudita (585euro) e dall’India (539euro). Tra i primi 8 Paesi per presenze quelli che spendono di più sono i tedeschi (457euro), seguiti nell’ordine da cittadini UK (399euro), cinesi (391euro), russi (387euro), americani (376euro), francesi (368euro), italiani (270euro).
Italianway è tra coloro che supportano l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano e che hanno contribuito alla ricerca sul mercato digitale del Travel nel 2019 i cui risultati sono stati anticipati oggi a Rimini al TTG Travel Experience 2019 nell’ambito del convegno “Human & Digital: le due facce dell’innovazione nel Travel”.
Dal focus sull’ospitalità contenuto nella ricerca si evince che il mercato digitale nel Travel nel 2019 è trainato nel settore ‘alloggio’ dall’extra alberghiero cresciuto del 14% rispetto allo scorso anno (+5% per l’alberghiero) e che le due categorie ricettive incidono sul mercato digitale in eguale misura (50% alberghiero e 50% extra alberghiero).
“Il sistema italiano dell’ospitalità si trova di fronte un futuro costellato da opportunità ma anche da minacce – commenta Eleonora Lorenzini, direttore dell’Osservatorio innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano – Da un lato – continua – si assiste a una proliferazione nell’offerta di alloggi, non sempre accompagnata da adeguate competenze manageriali. Dall’altro a una spinta accentratrice per quanto riguarda la distribuzione digitale. Da un lato il sistema chiede professionalità, dall’altro regole del gioco che mantengano il contesto competitivo ma anche equo. Sempre di più l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo si occuperà di questi temi per aiutare il mercato a raccogliere le sfide descritte ed è un valore poterlo fare con partner come Italianway che condividono gli stessi obiettivi”.
Nell’ambito del TTG Travel Experience 2019, Italianway è stata anche scelta dall’Associazione Startup Turismo per presentare il proprio progetto di crescita nell’ambito dell’evento ‘Best Performance Award. Le startup del travel da tenere d’occhio’. Spiega Karin Venneri, presidente Startup Turismo: “In linea con gli obiettivi dell’Associazione, è importante raccontare storie di successo delle nostre associate come Italianway che, peraltro, conferma il trend positivo del settore vacation rental che, negli ultimi anni, ha rappresentato il 70% delle nuove startup iscritte a Startup Turismo”.