martedì, 24 Dicembre 2024

Assoedilizia: turismo in recessione per sesto anno

Ripresa solo a macchia di leopardo: bene Sicilia male Calabria, Abruzzo ed Emilia Romagna

Sesto anno consecutivo di recessione per il turismo italiano. Lo dicono i dati di Cescat (Centro Studi Casa Ambiente e Territorio) di Assoedilizia e Istituto Europa Asia secondo cui "segnali di ripresa" ci sono, "ma solo a macchia di leopardo". L'incremento degli stranieri non ha compensato la contrazione domestica e sono diminuiti anche i viaggi degli italiani all'estero.
Secondo i dati, nel semestre maggio-ottobre gli arrivi italiani nelle località di villeggiatura sono in diminuzione; parzialmente compensati da un lieve incremento degli stranieri, che solo per  il 13,4% raggiungono una regione del Mezzogiorno.   
Si passa comunque, dal picco del 2008 con 123 milioni di viaggi turistici, al calo del 2013 con 85 milioni di unità (oltre la metà sono le cosiddette vacanze brevi di 8-10 giorni).  Si riducono anche i viaggi all'estero: dalla Lombardia, che è il migliore barometro nazionale, calo del 14% rispetto al 2012. 
Ma non tutto è negativo. A differenza del 2012 che ha visto dominare incontrastati gli indici in rosso, si assiste a una ripresa a macchia di leopardo. Nella zona Messina-Taormina operatori soddisfatti per l'aumento dei flussi turistici del 7,5%, mentre il mercato interno subisce un calo del 3%. A Salerno l'occupazione alberghiera è in rosso nei primi 5 mesi dell'anno anno, non meteorologicamente felici, poi ha avuto un incremento che ha sostanzialmente pareggiato il 2012. Segnali positivi in Sicilia (+8%), Puglia (+5%), Sardegna (+5%) e Versilia (+2%) grazie anche alla forte presenta di stranieri. Nella Riviera Ligure invece non si vedono più, come una volta, tanti cartelli con la scritta "tutto esaurito", ma il bilancio per gli alberghi della riviera ligure è comuqnie positivo. In calo gli ospiti italiani e in crescita gli stranieri, in particolare i russi. Alle Terme Euganee quasi ovunque il segno è più rispetto al 2012. Ottimi risultati sul Garda, con  un agosto da tutto esaurito.    
Per quanto riguarda i segnali negativi, uno dei peggiori è in Calabria con un crollo del 30% con punte del 40%. Anche l'Abruzzo subisce flessioni a doppia cifra per gli alberghi nel mese di luglio con miglioramento soltanto parziale in agosto. Calo netto delle presenze in Emilia Romagna e Veneto, tra il 6 e il 10%, per l'assenza degli italiani. In aumento gli stranieri, a Jesolo quasi il 50%.  
"Nel turismo italiano – commenta il presidente Achille Colombo Clerici – ci sono ampi spazi di crescita che vanno assolutamente colmati e nel più breve tempo possibile, per non perdere il treno della competitività internazionale".  

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