Secondo Booking.com la pandemia è stata il punto di svolta che ha portato le persone a impegnarsi concretamente a viaggiare in modo più sostenibile, e che l’81% dei viaggiatori italiani pensa che le persone debbano agire ora per preservare il pianeta per le generazioni future. Il rapporto sui viaggi sostenibili 2021 di Booking.com rivela come le persone siano più impegnate che mai a viaggiare in modo consapevole. Il 57%degli intervistati italiani afferma che la pandemia li ha spinti a voler viaggiare in modo più sostenibile in futuro, mentre quasi la metà (59%) ammette che la pandemia li ha spinti ad apportare cambiamenti positivi nella propria vita quotidiana. Secondo i risultati, i viaggiatori vogliono impegnarsi a favore della sostenibilità sia a livello quotidiano che nei viaggi futuri. L’89% dei viaggiatori italiani intende ridurre i rifiuti in generale, l’86% vuole ridurre il proprio consumo energetico (per esempio spegnendo l’aria condizionata e le luci quando non sono presenti) e l’85% desidera spostarsi in modo più rispettoso dell’ambiente, per esempio camminando, andando in bicicletta o prendendo i mezzi pubblici, piuttosto che taxi o auto a noleggio.
Molti di questi impegni stanno diventando realtà, come dimostra il 44% dei viaggiatori italiani che in vacanza negli ultimi12 mesi ha scelto di spegnere l’aria condizionata/il riscaldamento nel proprio alloggio quando non erano presenti, o il 41% che ha portato con sé una borraccia riutilizzabile per non acquistare acqua in bottiglia durante il viaggio, o ancora il 30% degli intervistati che ha svolto attività a sostegno della comunità locale. Infatti, oltre la metà degli italiani (68%) ha ammesso di sentirsi a disagio se il posto dove soggiorna gli impedisce di essere sostenibile, per esempio negando la possibilità di fare la raccolta differenziata. I segnali quindi sono incoraggianti, ma c’è ancora molto da fare, dato che più della metà dei viaggiatori non pensa ancora alle comunità locali delle mete visitate e non compie questi piccoli passi per ridurre l’impatto dei propri viaggi.
Anche se l’87% dei viaggiatori afferma di voler soggiornare in un alloggio sostenibile nel prossimo anno, (un notevole aumento rispetto al 75% del 2016, quando Booking.com ha condotto per la prima volta la sua ricerca sui viaggi sostenibili e con un aumento del 7% nel 2020, passando all’87% appena prima della pandemia), sono ancora presenti degli ostacoli. In effetti, guardando solo il 57% dei viaggiatori italiani che ha detto di non aver soggiornato in una struttura sostenibile nell’ultimo anno, il 31% non sapeva nemmeno che esistessero questo tipo di opzioni, il 34% non ha trovato opzioni sostenibili nella meta del proprio viaggio e il 28% non sapeva come trovarle. Infatti, il 59% dei viaggiatori crede che nel 2021 non ci siano ancora abbastanza opzioni di viaggio sostenibili disponibili.
In termini di consapevolezza e intenzioni, i viaggiatori e le strutture ricettive sembrano pensarla allo stesso modo, come rivela una nuova ricerca secondo cui l’82%** delle strutture partner di Booking.com intervistate pensa che la sostenibilità nel settore dell’ospitalità sia importante. Questo rispecchia il 92% dei viaggiatori italiani che a loro volta pensa che i viaggi sostenibili siano importanti. Tuttavia, sebbene 3 strutture partner su 4** affermino di aver già implementato misure sostenibili, solo un terzo (31%**) comunica i propri sforzi in modo proattivo ai potenziali ospiti, in particolare al momento del check-in (59%**). Ciò prova come ci siano ancora sfide significative da risolvere per rendere le informazioni sulla sostenibilità di facile accesso per i viaggiatori già nelle prime fasi del processo di prenotazione.
Seguendo la missione di rendere il mondo davvero alla portata di tutti e come leader nel settore dei viaggi, Booking.com pensa di avere un’importante responsabilità nell’aiutare sia le strutture ricettive che i viaggiatori a fare scelte sostenibili con più facilità. Per questo motivo l’azienda sta lanciando un programma per aiutare tutte le strutture a diventare ancora più sostenibili, indipendentemente da quanto siano già esperte in materia. Tra le iniziative sono previste la condivisione di linee guida, approfondimenti e best practice con le strutture tramite opportunità formative, manuali e contenuti dedicati, tutti disponibili sul Partner Hub di Booking.com.
Al momento Booking.com mostra sulla propria piattaforma oltre 30 certificazioni ufficialmente approvate dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), Green Tourism e EU Ecolabel, e altri programmi di sostenibilità delle catene alberghiere. L’azienda acquisisce queste informazioni direttamente dagli enti di certificazione e le mostra sulle pagine delle strutture partner che ne sono effettivamente in possesso. Inoltre, Booking.com incoraggia anche le strutture ad aggiornare le proprie informazioni sulla sostenibilità in base a 32 pratiche sostenibili divise in cinque categorie chiave: rifiuti, energia e gas a effetto serra, acqua, sostegno alle comunità locali e protezione della natura. Prendendo spunto da questo lancio globale, centinaia di migliaia di strutture hanno già iniziato a condividere le loro informazioni sulla sostenibilità, che possono essere visualizzate nella sezione “Iniziative di sostenibilità” del proprio annuncio su Booking.com. Anche se l’iniziativa è ancora agli inizi, è comunque un primo passo importante per fornire più informazioni sulla sostenibilità in modo trasparente ai consumatori, rendendo finalmente più facile per loro iniziare a viaggiare in modo più sostenibile.