Negli ultimi vent'anni hi-tech e low cost sono diventate le parole chiave del turismo. Non è un caso dunque che, secondo il Rapporto annuale sull'Italia e il turismo internazionale del Ciset, dei 30 milioni di italiani che usano il web, ovvero metà della popolazione, l'80% prenota on line la propria vacanza, sceglie destinazioni estere via aereo con voli low cost (la quota di mercato dei vettori nel 2011 è già pari al 39% del traffico nazionale totale e del 43% del traffico internazionale), riducendo però la durata del soggiorno.
I viaggi brevi, al di sotto delle tre notti, sono infatti passati dal 31% del 1990 al 47% del 2010, con una crescita in vent'anni di appena due punti percentuali (dal 45 al 47,5%) dei viaggi al di sopra delle quattro notti.
Lo studio si conclude con le previsioni per il biennio 2012-13, per il quale si ipotizza che le performance dell'economia italiana saranno sostenute dal turismo internazionale. La propensione media alla spesa sarà garantita dalle fasce a reddito medio alto (a fronte di una contrazione dei consumi delle fasce medio-basse), vi sarà l'espansione del turismo intercontinentale e un recupero anche del mercato nordamericano. Le variazioni negli arrivi mondiali in Italia sono previste al 2,5% per il 2012 e al 3% per il 2013.