Blinkup, società di consulenza dal 2015 al fianco delle PMI e specializzata nel settore turismo e hospitality, ha sviluppato un innovativo sistema di analisi che, attraverso circa 200 domande, esamina lo stato di digitalizzazione della singola realtà, restituendo un report dettagliato dal quale elaborare un piano di intervento. Obiettivo di questo strumento è rendere consapevole l’azienda della visibilità di cui la realtà gode sul web e prepararla alle tendenze del domani.
Secondo il rapporto Istat relativo al 2021, successivo all’arrivo della pandemia, che ha scosso gli equilibri aziendali, rendendo necessario e urgente un balzo in avanti in termini di presenza online, risulta che il 60,3% delle PMI italiane ha raggiunto un livello di digitalizzazione base, un dato che fa ben sperare paragonato alla media europea (56%), ma che è ancora ben lungi dagli obiettivi del 2030 (90%). Questo a dimostrazione del fatto che sarà proprio il tasso di intensità digitale a fare la differenza sul mercato in termini di competitività e brand awareness.
Da queste premesse risulta evidente come, per le imprese, a livello cross-industriale, sia necessario adattarsi alle nuove esigenze di mercato e consumatori, investendo su strumenti digitali e sulla formazione delle proprie risorse in ambito ICT: nel 2021, infatti, 8 aziende su 10 con almeno dieci dipendenti occupano ancora un livello molto basso o basso di ICT, mentre a livello avanzato troviamo solo il 20% delle PMI 2 .
Blinkup rilascia il Digital Check-Up per imprese: cos’è e come funziona In questo scenario si inserisce Blinkup, che dal 2015 affianca piccole e medie imprese, specialmente del settore turismo e hospitality, vitivinicolo e di abbigliamento, nel loro percorso di digitalizzazione, che comprende anche un complesso audit, cui fa seguito un report consulenziale e, infine, un piano d’azione calendarizzato e studiato sulle specifiche esigenze della realtà.
Blinkup ha sviluppato internamente uno strumento di analisi e reportistica, il Digital Check-Up, che attraverso differenti approcci e canali, customizzati in base al tipo di impresa e alle sue necessità, restituisce una fotografia dello “stato di salute” dell’impresa, in termini di tasso di digitalizzazione e presenza online, a seguito di un dettagliato percorso di domande e quesiti che riguardano, per esempio, l’indicizzazione, il coefficiente di Brand Protection, confronto con competitors diretti oltre all’analisi dei singoli canali distributivi digitali da presidiare per incrementare la contribuzione economica.
L’attività di Digital Check-Up prevede un percorso in tre step dinamici a partire dalla fase di analisi – con specifici focus sulla distribuzione online, le performance digitali, l’interazione degli utenti, l’immagine coordinata e il sentiment – che ha l’obiettivo di generare una visione d’insieme dello stato aziendale. Secondariamente, viene declinata la strategia da applicare in base al risultato del primo step, insieme alle principali metriche di valutazione (KPIs).
Infine, la terza fase si svolge attraverso l’advisoring per il monitoraggio costante delle azioni e il rilascio delle raccomandazioni, volte al continuo miglioramento delle attività strategiche, operative e tattiche.
L’obiettivo di questo strumento è, da un lato, rendere consapevole l’azienda, e le persone al suo interno, della visibilità di cui la realtà gode sul web e, dall’altro, prepararla in merito alle tendenze del domani, anche e soprattutto in ottica di una migliore relazione con il consumatore, con cui le comunicazioni avvengono sempre più online. Sempre durante l’emergenza Covid-19, infatti, si è registrata una crescente attenzione, da parte delle aziende, alla propria visibilità su Internet, nonché un notevole aumento di servizi digitali dedicati al cliente come chatbot, newsletter, webinar e consulenze online.
“Quando una realtà decide di utilizzare lo strumento del Digital Check-Up lo fa perché ha compreso l’importanza di avere una buona presenza su Internet, ma non è a conoscenza delle migliori tecniche per raggiungerla e mantenerla nel tempo. Qui entriamo in gioco noi, che con una consulenza approfondita andiamo a evidenziare le lacune dei nostri clienti, illustrando loro tendenze e strategie che magari non sono ancora dichiarate sul mercato, ma che noi riusciamo a prevedere con anticipo. In questo modo si accorcia il gap tra offerto e richiesto e si massimizzano le potenzialità del web, che devono però essere interpretate correttamente perché vi si possa dare una risposta efficace – spiega Edoardo Dal Negro, CEO di Blinkup – La peculiarità del nostro Digital Check-Up risiede nella profondità dell’analisi e della diagnosi, poiché interveniamo verticalmente a partire dai problemi più evidenti fino a quelli più nascosti, nell’ottica di potenziare il business online delle imprese in un momento in cui non ci si può permettere di restare indietro”.