Nel giro di tre-quattro settimane il turismo verso le località turistiche del Mar Rosso tornerà a pieno ritmo. Ne è sicuro il direttore di Federviaggio-Confturismo, Alberto Corti, secondo cui dopo i disordini delle ultime settimane nel Nord Africa e il conseguente warning imposto dalla Farnesina, ora il turismo italiano in Egitto "è in ripresa", malgrado il flusso abbia subito un affievolimento a causa dei fatti della vicina Libia.
Flussi abbastanza regolari, invece, verso le altre mete del mondo arabo, tra cui la Giordania e la Siria, che negli ultimi cinque anni hanno conosciuto un boom di richieste ma dove il flusso è comunque limitato a circa 20-30 mila viaggiatori l'anno. "C'è un po' di confusione – ammette Corti – i nostri centralini sono spesso tempestati di chiamate da parte di persone che vorrebbero mettersi in viaggio. Ma tutto viene risolto dando le corrette informazioni ai turisti".
Anche in Oman, dove negli ultimi giorni si sono verificati disordini nell'area del porto di Sohar, i flussi sono abbastanza regolari. "Abbiamo avuto contatti con i nostri tour operator e con l'ambasciata e l'Unità di crisi della Farnesina – spiega Corti – per ora, tuttavia, non ci sono problemi. L'unica iniziativa che abbiamo preso di comune accordo è stata di inviare gli elenchi nominativi dei viaggiatori e l'itinerario del loro tour".
Quanto alla Libia, naturalmente le partenze si sono interrotte. "Si trattava, tuttavia – ha concluso il direttore di Federviaggio – di un turismo di nicchia, prevalentemente a carattere culturale, con un flusso piuttosto contenuto pari a circa 10 mila viaggiatori all'anno".