La paura di eventuali attacchi terroristici e il desiderio di non lasciare da soli gli “amici” animali frenano l’entusiasmo di partire. Secondo uno studio dell’Eurispes, tre italiani su dieci viaggiano meno dopo gli attacchi degli ultimi anni. Le donne hanno più paura degli uomini (32,7% rispetto a 25,7%), ma solo il 16,8% dei 18-24enni ha dichiarato di aver rinunciato a viaggiare.
Inoltre, per non lasciare soli cani, gatti e canarini, il 46,2% degli italiani che possiede animali domestici rinuncia alla vacanza: una sensibilità condivisa che vede gli uomini leggermente in vantaggio rispetto alle donne (47,5% contro il 45,1%).
Secondo l’Eurispes, comunque, nell’ultimo anno oltre 2 italiani su 10 hanno confessato di aver speso di più per viaggi e vacanze, nonostante la crisi non sia ancora del tutto superata. In particolare, sono stati i giovanissimi (18-24 anni) ad aver ceduto alla tentazione di aprire il loro portafogli, o quello dei genitori, e prenotare un soggiorno al mare, in montagna o in una città d’arte (39,6%), seguiti dai 25-34enni (28,1%), e dai 35-44enni (24,3%).
D’altra parte, il 6,8% degli italiani considera la vacanza una spesa irrinunciabile anche in caso di “downgrading”. In particolare, sono i single, nubili o celibi, a considerare il periodo di relax un “must” (13,1); chi invece è costretto a rinunciare sono, in primis, i separati o divorziati (1,5%).
Infine, il 5,6% degli italiani che negli ultimi tre anni ha chiesto un prestito bancario, lo ha fatto proprio per andare in vacanza.