martedì, 19 Novembre 2024

Federalberghi: all’assemblea coro di no a tassa soggiorno

Ma il sindaco di Firenze intende applicarla a breve. Brambilla: finanzierà comparto

L'aggravio che le nuove tasse federaliste arrecheranno, tra imposta di soggiorno e Imu, rischia di affossare ancora di più il settore turistico italiano, ancora lontano dall'imboccare la via di uscita della crisi". È con questo messaggio che Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha concluso i lavori della 61^ Assemblea Generale a Firenze. Alla ricerca di un punto di equilibrio, invece, il messaggio inviato dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, che ha definito il federalismo fiscale "un'opportunità" ricordando di aver fortemente voluto che la nuova tassa sia "di scopo" e che il gettito "vada a finanziare interventi in materia di turismo".
Fuori dal coro di no degli albergatori, si è alzata netta la voce del sindaco di Firenze Matteo Renzi, convintissimo della bontà della tassa di scopo e pronto ad applicarla già da quest'anno. "Penso che uno o due euro a notte non cambino la vita ai turisti – ha spiegato – e consentano invece che la città sia più pulita e tenuta meglio. Penso che sia giusto che per i servizi aggiuntivi, per il decoro e la pulizia, la tassa la paghino i turisti e non i fiorentini. Ascoltiamo i suggerimenti delle categorie e non metteremo questi soldi nel calderone del bilancio, ma li useremo per rilanciare la vita culturale della città. La scelta è stata fatta ed è da rispettare".
Di diverso avviso il leader dell'Api ed ex ministro ai Beni culturali Francesco Rutelli che ha fornito agli albergatori un eccezionale assist definendo "una fesseria" la tassa di scopo. "Quando sono stato responsabile del turismo, mi sono sempre opposto fortemente – ha proseguito – nonostante il desiderio dei sindaci di averla. Tra l'altro una tassa i cui proventi non vadano a migliorare l'offerta turistica è una doppia beffa, è un disincentivo e allontana anziché aiutare il turismo, che è la prima industria italiana".
Il coinvolgimento degli imprenditori nell'attuazione della norma è stato assicurato dal vicepresidente vicario dell'Anci ed esponente del Pdl Osvaldo Napoli che ha garantito l'istituzione di un tavolo "al quale gli albergatori non potranno che essere presenti".
L'opposizione degli imprenditori verso la tassa di scopo è corroborata dai dati sul turismo nel 2010 che indicano un andamento non esaltante: con un lieve aumento (0,8%) degli stranieri e una diminuzione degli italiani dell'1,5% per un calo complessivo di pernottamenti dello 0,5% a cui è corrisposto una contrazione del 3,6% degli occupati nel settore. Rispetto al 2009 Federalberghi ha osservato una perdita costante ogni mese con le sole eccezioni di marzo e luglio.

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