lunedì, 18 Novembre 2024

Federalberghi lancia allarme da Taormina: turismo in recessione

Bocca: subito misure straordinarie e tavolo tecnico col governo per rilancio settore

Gli italiani vanno meno in vacanza, effetti della crisi si fanno sentire anche sul settore alberghiero. I dati dei primi tre mesi del 2012 parlano chiaro: la Federalberghi ha registrato un calo del -3,5% rispetto allo stesso periodo del 2011, e il saldo complessivo resta negativo nonostante la forte crescita degli stranieri (+9,1%) nei pernottamenti. Un'emergenza che richiede "misure straordinarie per fermare l'emorragia di lavoratori e l'istituzione di un tavolo tecnico con il Governo per studiare forme di rilancio del settore e dell'immagine del Paese". Il grido d'allarme è stato lanciato dal presidente dia Federalberghi, Bernabò Bocca, dalla 62/ma Assemblea nazionale dell'associazione, che si è svolta a Taormina nel weekend e a cui ha partecipato anche il vice ministro del Lavoro Michel Martone.  
"I primi tre mesi dell'anno – ha spiegato Bocca – certificano come il turismo italiano sia in recessione, zavorrato dal drastico crollo della domanda italiana". Non sono confortanti neanche i dati sul fronte dei collaboratori alberghieri, che indicano un calo generalizzato del -2,5%, con una flessione del 2,3 per i lavoratori a tempo indeterminato ed un parallelo decremento del 2,7 per quelli a tempo determinato. Oltre ai dati congiunturali vi sono altri problemi "il cui elenco – ha sottolineato Bocca – non può sottacere l'insieme delle misure varate dal Parlamento per far quadrare i conti dell'impresa Italia e che nella loro genericità rischiano di rappresentare un ulteriore pesantissimo aggravio per le imprese turistiche". Tra questi i provvedimenti che riguardano Iva, Imu, imposta di soggiorno, tassa di sbarco, la soppressione dei buoni vacanza e l'aggravio dei costi e la stretta sulla flessibilità in entrata, che "penalizzano fortemente le attività turistiche". Per Bocca va inoltre rivista la definizione di stagionalità.
"Noi stimiamo – ha detto Bocca – che il 2012 non sarà un anno facile. I consumi turistici risentono della crisi. Però rimane intatto l'appeal dell'Italia nei confronti dei mercati stranieri, che ci auguriamo possano compensare il calo del turismo interno. Per questo ci accontenteremmo – ha concluso Bocca – che il Governo stanziasse risorse per fare promozione dell'Italia nei confronti di quei mercati che oggi stanno tirando, mi riferisco ai mercati del 'Bric', dove sarebbe necessario uno straordinario investimento di promozione per tirare quei turisti nel nostro Paese. Sono pronti a venire, basta farli arrivare". 

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