La stagione estiva 2022 sulle spiagge italiane, da record per le presenze turistiche, è “a rischio reale di chiusura anticipata” a causa delle bollette energetiche. E’ quanto afferma il coordinamento del G20 spiagge, che raccoglie 27 fra le città balneari più importanti del Paese, che da soli attraggono 70 milioni di presenze turistiche, il 16% delle presenze turistiche complessive in Italia. Per questo si chiedono al Governo interventi immediati.
Secondo Roberta Nesto, coordinatrice del G20 Spiagge e sindaca di Cavallino Treporti (Venezia), “la situazione è particolarmente grave per tutte le aziende che operano nel turismo balneare e che vedono diminuire consistentemente gli utili dopo il pagamento di bollette raddoppiate o triplicate rispetto all’inizio stagione. E che dire delle casse dei nostri Comuni? L’aumento del gettito della tassa di soggiorno non recupera di certo, se non in minima parte, l’aumento delle spese delle nostre amministrazioni: così rischiamo di dover tagliare i servizi ai cittadini”.
“Il settore turistico – sottolinea Massimo Fedeli, sindaco di Bibbona (Livorno), tra i comuni del G20 spiagge – è uno dei comparti trainanti della nostra economia, locale e nazionale, e dopo questi anni di pandemia non è possibile assistere e rimanere impassibili di fronte a questa che assume tutti i tratti di una nuova emergenza nazionale”.
“Pur in questa situazione elettorale – affermano i sindaci del G20Spiagge – la possibilità di istituire un fondo per calmierare i costi energetici sembra possibile”: “Se non ci sono interventi decisi ed immediati attraverso un fondo di sostegno, noi ci troveremo con gli operatori turistici che chiuderanno prima, che rinunceranno all’allungamento della stagione estiva provocando una fin troppo evidente ricaduta sull’occupazione, sulla economia di intere comunità turistiche e, ovviamente, ricadranno anche sui bilanci dei nostri comuni”.