Mancanza di personale, Ministero e operatori puntano su formazione e voucher

“La mancanza di personale per le imprese turistiche è un grave problema, vanno dalle 250 alle 350 mila le figure che mancano. Nell’immediato la soluzione è il decreto flussi, con il personale che riempie i buchi. Ma poi va fatto un ragionamento di prospettiva che riguarda la formazione”, lo ha detto a Roma il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, incontrando i rappresentanti della stampa estera.
“È assurdo infatti che il 75% degli allievi che escono dalle scuole alberghiere non lavorino nel turismo, o che per la grande hôtellerie ci siano in Italia solo poche piccole realtà – ha proseguito – è un paradosso che con la disoccupazione al 10% manchino 300 mila persone. Serve aprire un tavolo per migliorare l’incrocio tra domanda e offerta”, ha aggiunto tornando anche sul tema dei voucher, “uno strumento efficace di contrasto al lavoro nero, che consente anche un’integrazione salariale. In alcuni settori come agricoltura e turismo va reintrodotto. Il voucher non è un contratto stabile, ma sempre meglio che lavorare in nero. Anche l’Anpal ha parecchi margini di miglioramento: la formazione professionale va legata di più al mondo del lavoro”.

“La mancanza di personale getta un’ombra sull’estate della ripresa del turismo. Se il sistema delle imprese ricettive e della ristorazione non riuscirà a rimpiazzare almeno parte delle 300mila figure lavorative attualmente non disponibili, non sarà in grado di soddisfare la domanda prevista per la stagione estiva, mettendo a rischio circa 6,5 miliardi di euro di consumi, a danno non solo di hotel, ristoranti e bar ma anche dei negozi”. A stimarlo Assoturismo Confesercenti.
“Un simile scenario avrebbe conseguenze per tutta l’economia: si perderebbero infatti anche 3,2 miliardi di investimenti delle imprese del comparto e 7,1 miliardi di euro di PIL. La mancanza di lavoratori nel turismo è un problema serio per le imprese del settore e per il Paese. Servono risposte efficaci – commenta Vittorio Messina, Presidente Nazionale di Assoturismo Confesercenti – Dopo due anni di pandemia, sarebbe una beffa clamorosa mancare una stagione estiva che si prevede in forte ripresa per assenza di lavoratori. Gli stop and go delle attività turistiche nel 2020 e nel 2021, così come i ritardi nell’erogazione delle casse integrazioni, hanno allontanato dal comparto molti dipendenti che hanno cercato in altri settori posizioni lavorative meno precarie. Non è una questione che si possa risolvere in pochi giorni, ma è necessario trovare dei meccanismi per fare fronte all’emergenza attuale. Il sistema Confesercenti si è attivato per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel turismo, ma è urgente un intervento – a basso tasso di burocrazia – da parte del Governo. Le soluzioni prospettate dal Ministro Massimo Garavaglia sono un punto di partenza che condividiamo: la reintroduzione dei voucher sarebbe positiva, bisogna semplificare il lavoro a chiamata, rendendolo accessibile a tutti”.

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