martedì, 24 Dicembre 2024

Gli stranieri promuovono il Belpaese: il 95% ritornerebbe

L’Italia è bella. E piacciono l’arte, il cibo, la moda, i musei e lo shopping. Il 95% dei turisti è soddisfatto dell’intero percorso esperienziale fatto durante il soggiorno in Italia, persino gli ipercritici giapponesi. Certo non mancano i giudizi critici, che puntano il dito (nemmeno a dirlo) su trasporti e infrastrutture. Criticità rilevate perlopiù da francesi e giapponesi, che vengono però perdonate o dimenticate. Prova ne sia che quasi il 95% degli intervistati tornerebbe a visitare il nostro Paese e, con analoghe percentuali, lo raccomanderebbe a parenti e amici.  

Roma, Venezia, Firenze, Milano, Napoli sono le mete naturali per l’83% dei turisti, ma non scherzano nemmeno mare, montagna e laghi con la Toscana in testa per località minori visitate sia al mare che all’interno.    

È la fotografia di come gli stranieri vedono l’Italia, scattata dalla ricerca “Mobilità, accoglienza, cultura e fascino. Il nostro Paese visto con gli occhi degli altri”, commissionata da Confimprese a Nielsen.    

“Il turismo straniero è prevalentemente concentrato sulle città d’arte e sui più noti luoghi di villeggiatura – commenta Mario Resca, presidente Confimprese -. Dobbiamo promuovere un turismo più diffuso e sostenibile che raggiunga più capillarmente il nostro territorio. Uso integrato delle tecnologie e intermodalità sono due temi su cui lavorare per garantire ai visitatori facilità sia di informazione sia di spostamento attraverso l’Italia”.   

Tra i turisti stranieri chi ha viaggiato in aereo apprezza puntualità del volo e pulizia in aeroporto, ma lamenta le code al controllo passaporti e le attese per il ritiro bagagli. Chi ha utilizzato il treno, esprime un giudizio molto positivo sull’Alta velocità e sugli IC/EC ma giudica negativamente i  regionali, dal costo dei biglietti alla sicurezza alla puntualità. Tra chi ha utilizzato l’autostrada, uno su tre è insoddisfatto dei prezzi del carburante, dei pedaggi autostradali e della pulizia dei servizi igienici. I giapponesi i più critici, gli americani i più appassionati ma anche i più spendaccioni (budget di 265 euro al giorno, viaggio escluso) insieme ai cinesi.

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