Al momento di pianificare un soggiorno turistico, il 55% degli italiani si pone il problema di fare scelte che non danneggino l’ambiente, disposto anche a spendere il 10 o il 20% in più. Il 70% rinuncerebbe all’auto se la meta fosse raggiungibile in treno (il 53% programmerebbe un itinerario per utilizzare vecchie linee ferroviarie). Come alloggi si preferiscono B&B (37%) e agriturismo (32%), mentre l’albergo è in calo (33%). Sulla scelta del ristorante, il 91% preferisce quelli che offrono prodotti a km 0 e il 77% quelli che usano prodotti provenienti da agricoltura biologica.
È quanto emerge dal rapporto ‘Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo’, realizzato dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con IPR Marketing e presentato a FieraMilanoCity nel corso dell’ultima giornata di BIT 2017.
“Questo è il nostro settimo rapporto e proprio attraverso questi dati abbiamo assistito alla diffusione di una cultura ecologista anche nel turismo – ha detto il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio -. Ma soprattutto abbiamo da sempre registrato l’estremo bisogno nel nostro paese di avere una strategia turistica e finalmente con molta fatica il governo ha varato il suo Piano Strategico, ma occorre fare di più per la sostenibilità”.
Inoltre, dall’indagine emerge che sale al 76% la percentuale sul livello di conoscenza della definizione di ‘turismo sostenibile’ inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio: quasi il 40% lo considera eticamente corretto e circa il 30% vicino alla natura.