domenica, 22 Dicembre 2024

Nasce Osservatorio su comportamento spesa turisti stranieri

Il ministero del Turismo ha siglato un Protocollo d’Intesa con Nexi e Nomisma per valorizzare le informazioni e i dati che possediamo sul turismo in Italia e per rafforzarne la conoscenza e promuoverne lo sviluppo mediante coerenti decisioni di policy. Dal Protocollo nasce il Nexi Tourism & Incoming Watch: l’Osservatorio che verrà progettato, sviluppato e implementato per fotografare il contributo che il turismo e la cultura possono apportare al Sistema Paese attraverso una dettagliata analisi dei comportamenti di pagamento con carta dei turisti stranieri.

“L’analisi e l’elaborazione dei dati è fondamentale, non solo per monitorare lo stato di salute del settore, ma anche per sviluppare e mettere a terra politiche per la filiera turistica sempre più rispondenti alle richieste e ai cambiamenti continui” commenta la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

Da questo primo Osservatorio emerge come i tre Paesi più rappresentati sul nostro territorio siano gli Stati Uniti, la Francia e la Germania, dove i primi preferiscono le grandi città, le località delle Cinque Terre, la Costiera Amalfitana e più in generale il Centro Italia. I francesi scelgono il Nord Ovest, la Puglia, la Basilicata e la Sicilia, mentre sono molto diversificate le mete favorite dai turisti tedeschi: Trentino-Alto Adige, Lago di Garda, la Sardegna e molte delle località marittime dell’Adriatico e del Tirreno.

Dagli stessi tre Paesi arrivano anche i turisti che fanno registrare volumi di spesa più alta. Se le categorie merceologiche in cui spendono di più i visitatori provenienti da Stati Uniti, Germania e Francia sono quelle alberghiere e della ristorazione, il settore del lusso (abbigliamento, gioiellerie e grandi magazzini) è quello preferito dalla maggior parte dei turisti extra-europei. Dall’analisi dei dati, infine, emerge che la spesa dei turisti stranieri rappresenta più del 10% del totale delle transazioni nella maggior parte delle nostre province, con picchi a Venezia (29,1%), Siena (20,2%) e Firenze (19,9%).

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