venerdì, 22 Novembre 2024

Poca neve sulle montagne, turismo invernale perde colpi

Anche durante le ultime vacanze fatturati e presenze in calo. Allarme operatori

Poche partenze durante le vacanze di natale da parte di italiani e stranieri. Colpa non solo del clima di generale incertezza economica ma anche della neve che scarseggia e che ad esempio in Piemonte ha portato il governatore Roberto Cota a valutare se chiedere lo stato di calamità.
Secondo Federviaggio, c'è stato un calo del 18% del fatturato per gli operatori. "Una contrazione pensante – commenta il direttore di Alberto Corti – che corrisponde a 400-450 mila persone in meno in viaggio in un periodo clou per le partenze".    
"Il ponte di S. Ambrogio in montagna è stato perso – spiega Sandro Lazzari, presidente di Anef, Associazione nazionale esercenti funiviari – la neve non c'era e non c'era nemmeno il freddo necessario a produrla artificialmente. Questo è stato un grave danno, la stagione è infatti iniziata dappertutto solo il 23 dicembre".
Renzo Iorio, presidente di Federturismo-Confindustria, parla invece di un calo del 10% del volume di spesa nello stesso periodo.
Per Roberto Corbella, presidente di Astoi, c'è però una buona notizia: durante le ultime vacanze di Natale, gli italiani sono partiti maggiormente a Natale e per l'Epifania rispetto al passato, quando ci si muoveva praticamente solo a Capodanno. "Un trend – spiega – dovuto certamente ai più bassi rispetto al Capodanno. Dunque il mutamento é stato indotto da una fase difficile, ma è comunque un fatto positivo, che va verso l'allungamento della stagione che auspichiamo da tempo".

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