80 mila mq dedicati, cinque padiglioni, 250 espositori, 30 delegati esteri e più di 120 mila visitatori attesi. Sono i numeri del primo salone del Camper, in programma fino a domenica 19 settembre alla Fiera di Parma. "Vogliamo dare spazio a un nuovo modo di intendere il turismo all'aria aperta", ha sottolineato al taglio del nastro Luca Bianchi, presidente dell'Apc, l'Associazione produttori caravan e camper, promotrice della kermesse.
A confermare il boom del camper, d'altronde, sono i numeri dell'Istat: tre milioni gli italiani che usano abitualmente il caravan o la tenda per oltre 31 milioni di notti l'anno fuori casa e una spesa complessiva di 1,4 miliardi. In totale negli ultimi dieci anni i flussi domestici del turismo itinerante hanno registrato un incremento medio annuo del 4%.
"Fino a qualche anno fa sembravano vacanze per alternativi, ora sono diventate una scelta consapevole di voler viaggiare in modo differente, privilegiando il contatto con la natura e vivendo lo spirito dei luoghi", ha proseguito Baroni.
Così l'Italia ora rappresenta il quinto mercato europeo del settore per numero di immatricolazioni e riesce a generare un fatturato annuale di 700 milioni, con oltre 5.000 addetti. Secondo l'Aci, i camper registrati sono quasi 245.000, seppur in calo rispetto agli ultimi anni a causa della crisi. E a Parma gli addetti ai lavori hanno chiesto al governo la necessità di adeguare le patenti B alla guida dei veicoli superiori a 3,5 tonnellate appartenenti alla categoria autocaravan, come accade già in altri paesi europei.
