venerdì, 26 Aprile 2024

Santanchè: i giovani non sono il futuro, sono il presente

“Non è vero che i giovani sono il futuro: i giovani sono il presente. Sono la nostra risorsa oggi, per costruire il futuro. Abbiamo bisogno di voi. E il turismo deve rappresentare una grande opportunità, oltre che il più importante ascensore sociale per la nostra economia. La bellezza del turismo è anche questa: ci consente di crescere sia individualmente, a livello professionale, che come Nazione. Queste sono le prerogative che ci accompagneranno al primo posto dell’industria italiana”. Con queste parole il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha rilanciato, proprio da Bergamo, l’obiettivo strategico del Governo di puntare sullo sviluppo del settore turistico come uno dei motori fondamentali per la crescita economica del Paese, a chiusura del convegno “Le direttrici strategiche del turismo” promosso dall’Università degli studi di Bergamo.

Gli ultimi dati testimoniano il boom del turismo nella provincia di Bergamo nei primi mesi del 2023, grazie all’effetto traino del titolo di Capitale italiana della Cultura, condiviso con Brescia: secondo il report recentemente diffuso da Visit Bergamo, nel primo trimestre di quest’anno gli arrivi sono cresciuti del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Concentrandosi solo sul capoluogo, la città di Bergamo ha registrato nel primo trimestre 2023 un aumento record di presenze: +21% rispetto al 2019, periodo pre-pandemia, per un totale in valore assoluto di oltre 186.000. Record che si aggiungono ad altri record: quelli dell’aeroporto di Orio al Serio, che punta a chiudere il 2023 superando i 15 milioni di passeggeri.

Il convegno, che ha visto la presenza di diversi rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali, delle comunità montane e delle principali associazioni operanti nel mondo del turismo del territorio, oltre al coinvolgimento di un folto gruppo di studenti, ha rappresentato l’occasione per presentare lo stato di avanzamento delle principali direttrici strategiche, e di alcuni dei progetti già in corso di svolgimento, frutto del lavoro svolto nel corso di questi anni dal Tavolo di governance territoriale “Bergamo 2030” coordinato dalla Camera di Commercio con la partecipazione delle istituzioni locali, dell’Università e delle principali associazioni di categoria.

Nel corso del convegno, Angelo Di Gregorio, professore di Economia e Gestione delle imprese all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e direttore scientifico del Criet, ha presentato il “Piano strategico del turismo 2023-2027”, con cui l’Italia si propone l’ambizioso obiettivo di cambiare la visione percepita del settore mentre la prorettrice Elisabetta Bani e la professoressa Federica Burini hanno evidenziato come la crescita dell’industria turistica debba innanzitutto passare dalla formazione e dalla ricerca sul campo. Sono tre i percorsi a vocazione turistica di UniBg, dal triennio al dottorato di ricerca: si va dal corso di studi triennale in Lingue e Letterature Straniere Moderne con curriculum in Turismo Culturale, al corso di laurea magistrale in Planning Management of Tourism Systems, fino al dottorato di ricerca di tre anni in Studi umanistici transculturali, in cui tra l’altro vengono sviluppati due progetti di ricerca finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, uno sulla “Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale in Regione Lombardia” e uno sulle “Nuove geografie e nuove aree emergenti per lo sviluppo strategico in provincia di Bergamo”.

“Indubbiamente le tematiche del turismo giocano un ruolo di primo piano per la nostra Università. Non solo perché il settore turistico è importante per il territorio, ma soprattutto perché da tempo ha consentito di valorizzare le competenze disciplinari presenti in Ateneo orientandole alla creazione di corsi di studio dedicati al turismo, e di sviluppare linee di ricerca nazionali e internazionali in materia di turismo in accordo alle linee del piano strategico recentemente varato dal nostro Ateneo” ha sottolineato Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo.

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