mercoledì, 20 Novembre 2024

Sib, luglio nero per le spiagge italiane

Malgrado sconti e tariffe promozionali diminuiscono i clienti nei giorni feriali

“Oltre il 10% di turisti in meno sulle spiagge a luglio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che si sommano alla debacle di maggio e giugno, complici la crisi economica e le avverse condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato le prime settimane della stagione estiva”. È l’allarme lanciato da Riccardo Borgo, presidente del SIB, Sindacato Italiano Balneari.
“Quest’anno – ha aggiunto Borgo – il nostro lavoro è iniziato solo a partire dal mese di luglio a maggio e giugnoun le avverse condizioni atmosferiche e le temperature quasi autunnali hanno ‘convinto’ i turisti a non andare in spiaggia. Le presenze, infatti, sono calate mediamente del 40%. Se a questo aggiungiamo la crisi economica che in sostanza ha obbligato 8 milioni di italiani a rinunciare alle vacanze, ecco spiegate le difficoltà del turismo balneare italiano. Speravamo che, come lo scorso anno, luglio segnasse una netta inversione di tendenza ma non è stato così”. A luglio i balneari hanno registrato da un minimo di un -5% ad un massimo di -20% di turisti in spiaggia. 
Nonostante tutto il mare rimane la meta preferita di chi va in vacanza, scelto da oltre il 60% dei turisti, ma la crisi economica costringe a tagliare il non indispensabile. “Coloro che hanno scelto uno stabilimento balneare – ha sottolineato Borgo – se è vero che non hanno rinunciato al lettino ed all’ombrellone (grazie anche ai prezzi invariati rispetto allo scorso anno), si sono portati tutto il resto da casa, a partire dalla bottiglia d’acqua minerale fino allo spuntino per i bambini da consumare dopo il bagno”.
Aumenta la forbice tra l’afflusso in spiaggia nei weekend e quello durante i giorni feriali e ciò malgrado le promozioni legate alle tariffe dei servizi di spiaggia. 
In controtendenza i turisti stranieri con tedeschi, inglesi, francesi, russi, polacchi, argentini e cinesi in aumento rispetto allo scorso anno anche se si concentrano soprattutto nelle regioni del nord Italia.
"Non ci resta che confidare in agosto – ha concluso Borgo – che continua ad essere il mese preferito dagli italiani per le vacanze. Non ci facciamo illusioni, ma se nel 2012 questo mese è stato determinante per pareggiare i conti della stagione estiva, quest'anno sarà difficile ripetersi, ma se il meteo ci aiuterà, potremmo almeno ridurre la differenza. Siamo ancora speranzosi di poter dare un segnale di ottimismo anche ai 600.000 impiegati del settore che da più parti si chiedono quando finirà la crisi, perché questo è il mestiere che sanno fare e proprio grazie al loro lavoro che l'accoglienza turistica dell'Italia è famosa nel mondo". 

 

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