Si avvicina il centenario della Grande Guerra (1914-1918), che ricorrerà nell'estate del 2014, e il cosiddetto 'turismo militare' è destinato ad avere nuovo smalto. L'iniziativa del centenario metterà infatti in moto una nuova domanda che dovrebbe riguardare soprattutto le zone di frontiera dove è ancora viva l'eco del conflitto. Il Trentino, in particolare, mostra ancora oggi i segni della guerra, testimoniato da trincee e fortificazioni permanenti. Nel Castello di Rovereto, per esempio, sorge il Museo storico italiano della Grande Guerra: inaugurato nel 1921, per preservare la memoria del conflitto, espone armi, uniformi, fotografie, cimeli, manifesti, oggetti della vita di trincea, onoreficenze, lettere e diari.
A 10 chilometri da Rovereto vi sono le trincee di Matassone, un'area fortificata dove è possibile vedere camminamenti, postazioni e osservare il luogo in cui correva la prima linea. Da non perdere, per gli amanti del genere, le trincee del Nagià Grom, in Val di Gresta, l'antica linea di confine dove si scopriranno trincee, ricoveri blindati, depositi di acqua e di alimenti, camminamenti e strade militari.
In Alta Pusteria è stato recentemente creato il Museo all'aperto della Grande Guerra sulla Croda Rossa: un percorso a tappe tra trincee, fortini e postazioni di guardia camminamenti e teleferiche costruite dai soldati durante gli anni di guerra.
Tra gli altri siti di interesse storico da visitare in Alta Pusteria ci sono il Museo Storico della prima Guerra Mondiale al Monte Piana, un'area strategica con gallerie, trincee e postazioni e il Cimitero di Guerra Sorgenti, creato nel 1915 nella Val di Landro, dove trovavano riposo i caduti di guerra.
E se il territorio della Pedemontana Veronese è caratterizzato dalla presenza di numerosi forti, la Pedemontana Vicentina ospita l'Ecomuseo della Grande Guerra, il Museo della Grande Guerra a Posina, il Museo degli Alpini a Bassano del Grappa e quello del Recuperante a Recoaro, frutto proprio dei tanti reperti ritrovati negli anni sul territorio vicentino.
Uno dei sacrari militari più emozionanti è quello del Monte Grappa, che contiene i resti di 22.910 soldati e un altro luogo che merita di essere visto è l'Isola dei Morti, lungo il fiume Piave, il cui nome ricorda i tantissimi caduti ritrovati in questa zona.
Anche il Friuli Venezia Giulia offre, infine, musei all'aperto, monumenti, sacrari, ossari dedicati alle vittime del conflitto oltre a itinerari della Grande Guerra dove rivivere le esperienze e la vita dei soldati.