La World Food Travel Association ha pubblicato ‘2019 State Of The Food Travel Industry Report’: lo studio restituisce un quadro molto aggiornato rispetto allo stato dell’industria del turismo enogastronomico, evidenziandone sia gli aspetti postivi sia le criticità, ma anche le opportunità di crescita e sviluppo futuro oltre alle sfide che attendono gli operatori del settore.
Roberta Garibaldi, Membro del Board of Advisors e Ambasciatore per l’Italia dell’Associazione, ha svolto la ricerca con Matthew J. Stone e Steven Migacz, docenti rispettivamente alla California State University, e alla Roosevelt University di Chicago. Il lavoro ha coinvolto 71 esperti di turismo enogastronomico di 25 nazioni chiamati a esprimere la propria opinione attraverso il metodo Delphi.
Secondo gli operatori del settore, il turismo enogastronomico ha una grande importanza, non solo per chi viaggia, ma anche per la destinazione stessa. Questo segmento del turismo sia in grado di generare benefici di natura economica culturale e sociale, poiché lo sviluppo di esperienze a tema cibo, vino e birra stimola il recupero e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale e una maggiore consapevolezza, nella comunità locale e degli operatori, della sua importanza. Tuttavia, dalla ricerca emerge che solo la metà dei professionisti intervistati è soddisfatta di come le destinazioni stiano utilizzando questa risorsa, indice che si può e si deve fare di più e meglio.
Il sempre più diffuso utilizzo dei social media nella comunicazione di queste esperienze unita alla maggiore conoscenza da parte dei viaggiatori circa l’enogastronomia locale sono fattori che stanno contribuendo alla crescita di questo segmento del turismo. Si delinea così uno scenario positivo anche alla luce del crescente numero di Millennials e dei giovani che ricercano questo tipo di esperienze quando viaggiano.
Alla luce di ciò e ai fini di valorizzare di più e meglio le risorse a disposizione, i professionisti del settore ritengono che si debba trovare una risposta ad alcune criticità: per esempio la difficoltà delle pmi a mantenersi competitive sul mercato, la possibile saturazione dell’offerta e la globalizzazione delle esperienze turistiche.
Secondo i professionisti del settore, lo sviluppo del turismo enogastronomico passerà dal saper trovare adeguate soluzioni alle sfide che si stanno delineando sul mercato.
Nei prossimi anni:
sarà sempre più importante essere in grado di fornire esperienze genuine e autentiche;
l’industria del turismo enogastronomico deve diventare sempre più consapevole che questa pratica turistica non si riduce alla vendita di prodotti e servizi, ma di vere e proprie esperienze;
la globalizzazione può rappresentare una possibile minaccia per il futuro del turismo enogastronomico. Pertanto è necessario stimolare processi di preservazione e valorizzazione dell’enogastronomia locale;
la popolazione locale dovrà avere un ruolo sempre più attivo, come se fosse un target di mercato;
l’adozione di pratiche sostenibili dovrà essere sempre più incentivata nel prossimo futuro. Lo spreco di cibo dovrà essere trattato adeguatamente al fine di trovare soluzioni condivise, mentre la congestione dei flussi turistici nelle destinazioni dovrà essere affrontata in modo innovativo per evitare la perdita del senso del luogo.
È possibile scaricare gratuitamente una copia della ricerca internazionale dal sito www.robertagaribaldi.it