La comunità LGBTQ+ ama viaggiare, come tutti e forse di più. Con un numero di prenotazioni di viaggio superiore alla maggioranza, la comunità LGBTQ+ sta diventando rapidamente un mercato in forte crescita e un pubblico ad alto valore per il settore dell’ospitalità. Si prevede che includerà 180 milioni di viaggiatori entro il 2030.
Tuttavia, secondo un sondaggio di Orbitz del 2021, viaggiare è una delle situazioni principali in cui gli intervistati LGBTQ+ sentono di dover nascondere la loro identità. Un quinto si informa ‘sempre’ sulla destinazione prima di pianificare un viaggio, per accertarsi che sia LGBTQ+ friendly. Inoltre, su 2.000 persone intervistate, sei statunitensi LGBTQ+ su 10 hanno dichiarato di aver annullato un viaggio per motivi di sicurezza.
Ecco perchè Giovanni Moretto, Director of Market Management, Italy, Expedia Group, ha deciso di svelare agli albergatori alcuni consigli per essere più inclusivi.
Con la riapertura delle varie frontiere, gli esperti del settore prevedono che i viaggiatori LGBTQ+ saranno probabilmente tra i primi a rimettersi in viaggio. Tuttavia, non tutte le destinazioni sono inclusive allo stesso modo e, di conseguenza, i viaggiatori danno ora maggior importanza a fattori come la scelta di una struttura che rispecchi i loro valori di inclusività.
Rivolgersi ai viaggiatori LGBTQ+ in modo autentico e consapevole è essenziale per gli albergatori. Essi hanno infatti l’opportunità di attirare l’attenzione di questi ospiti, facendo sapere loro che saranno i benvenuti. Esistono molti filtri che aiutano i viaggiatori a prendere decisioni informate, e ciò significa che gli albergatori possono adottare diverse misure per assicurarsi che la loro struttura sia accogliente e inclusiva.
Ad esempio, possono mostrare nei loro contenuti di marketing fotografie di ospiti di vario tipo, incluse le coppie omosessuali e le persone transessuali. Possono anche creare una pagina o una sezione del loro sito web dedicata alla comunità LGBTQ+, con eventi, recensioni degli ospiti, foto, attrazioni nelle vicinanze, pacchetti speciali e tariffe.
Un esempio sono i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Gli albergatori possono creare pacchetti o promozioni speciali per matrimoni o lune di miele tra persone dello stesso sesso, dimostrando così la loro attenzione per questa comunità. Un’altra strategia efficace per promozioni e pacchetti dedicati alla comunità LGBTQ+ è concentrarsi sugli eventi, come quelli legati al Pride, che attirano un gran numero di viaggiatori.
Il personale svolge un ruolo fondamentale nel garantire che una struttura sia considerata accogliente da questa comunità. È fondamentale che tutti i dipendenti ricevano una formazione sugli orientamenti sessuali e sulle identità di genere. In caso di dubbi sui pronomi preferiti dagli ospiti, è opportuno evitare termini con un genere specifico e utilizzare espressioni inclusive come “buonasera”. Il personale, e in particolare gli addetti alla reception, devono anche essere in grado di dare consigli sui quartieri, eventi e ristoranti più apprezzati dalla comunità LGBTQ+.
Infine, è importante che gli albergatori dimostrino pubblicamente il loro sostegno alla comunità LGBTQ+. Ad esempio, opponendosi con fermezza ai comportamenti discriminatori e adottando una politica di tolleranza zero verso tutto ciò che non rispetta i valori di inclusività.
I viaggi sono qualcosa di straordinario, ci aiutano ad ampliare i nostri orizzonti e a migliorare la nostra comprensione di culture e identità diverse, e ne abbiamo bisogno ora più che mai. L’inclusività è uno dei valori fondamentali del settore dell’ospitalità e gli albergatori godono di una posizione privilegiata per promuovere l’accoglienza verso tutti i viaggiatori, assicurando loro esperienze di viaggio accessibili e piacevoli.