Turismo religioso leva per pace, sostenibilità e crescita economica
29 Settembre 2025, 11:10
Il Turismo Religioso si pone come forma di viaggio rispettosa dell’ambiente e attenta al valore della spiritualità, capace di valorizzare patrimoni storici e religiosi come chiese, santuari, percorsi di pellegrinaggio e monumenti millenari.
“Il turismo religioso è un vero e proprio Turismo dell’Anima: promuove la bellezza, lo spirito e i valori morali. Papa Francesco, nella Laudato Si’, ha messo in luce l’incontro con la natura come momento altamente spirituale, mentre Papa Leone XIII ha ricordato che la missione cristiana implica un impegno concreto a favore dell’uomo e del suo ambiente. È questo il cuore del turismo religioso: unire spiritualità, solidarietà e sostenibilità – ha detto Biagio Maimone, neo Coordinatore per l’Italia della Rete Mondiale del Turismo Religioso (RMTR) – Spiritualità, Solidarietà e Sostenibilità: questa è la trilogia che può guidare il futuro dell’umanità. Senza di essa, né il pianeta né gli esseri umani possono andare avanti.
Oggi più che mai, il mondo ha bisogno di ricostruirsi, di ritrovare la pace, e può farlo attraverso i ponti che il turismo crea tra i popoli, favorendo l’incontro, il dialogo e la comprensione reciproca. In particolare, il turismo religioso assume un ruolo straordinario: apre i cuori, ispira rispetto per le differenze, genera dialogo e costruisce ponti concreti di pace tra comunità diverse. È attraverso questi incontri, fondati sulla solidarietà, sulla cura del nostro pianeta, sulla protezione della vita e sulla ricerca spirituale, che l’umanità può rinascere, trasformare le divisioni in armonia, riconoscere la propria responsabilità verso ogni essere umano e guardare al futuro con speranza, consapevolezza e un rinnovato senso di unità che illumina ogni angolo del mondo”.
In occasione della Giornata Mondiale del Turismo, Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha inviato un messaggio in cui sottolinea che “la bellezza del creato e il patrimonio culturale dell’umanità educano a leggere i segni della sapienza di Dio. Il turismo diventa occasione di crescita, di incontro e di reciproca conoscenza, invitando ciascuno a prendersi cura della casa comune”.
Il turismo religioso si propone come un ponte tra culture e fedi diverse, favorendo l’unità tra le persone e contribuendo alla pace. Al tempo stesso, può generare nuove opportunità economiche attraverso itinerari in aree poco conosciute, valorizzando territori ricchi di storia e spiritualità e creando occupazione locale.
“L’Italia – aggiunge Maimone – è un baluardo del turismo religioso: possiede chiese, cattedrali, affreschi, sculture, processioni e percorsi spirituali in ogni regione. È il Paese che più di tutti può far crescere questa forma di turismo, unendo bellezza artistica e fede.
Mi ispiro alla Chiesa del dialogo di Papa Francesco e alla Chiesa missionaria di Papa Leone XIII per il mio impegno: il turismo religioso è un turismo solidale, che genera fratellanza e pace, e che può aprire la strada a una nuova economia sostenibile”.